Segni di speranza dal CAV di Busto: tre mamme che continuano la gravidanza

BUSTO ARSIZIO – Il centro aiuto alla vita non si ferma nemmeno per l’emergenza Coronavirus. L’assistenza alle donne in gravidanza si svolge per telefono o via Whatsapp, ma porta comunque risultati confortanti: sono state tre, nel periodo di emergenza, le future mamme che hanno deciso di tenere il bimbo che hanno in grembo per portare a termine la gravidanza. A rivelarlo è il CAV di Busto Arsizio, in una nota diffusa oggi, 25 aprile.

Il CAV si adegua

Anche l’attività dell’associazione di ispirazione cattolica che si propone di ascoltare e sostenere le donne incinte che si trovano di fronte ad una gravidanza indesiderata o difficile da gestire ha dovuto adeguarsi alla quarantena. «Certamente potersi incontrare e abbracciare è un’altra cosa – spiega Giovanna Bizzarri, vicepresidente del CAV bustocco – anche parlarsi per telefono e mandarsi messaggi e foto, però, aiuta a superare l’isolamento e lo scoraggiamento: e questo naturalmente vale sia per noi volontarie che per le “nostre” mamme. In questi mesi tre mamme hanno deciso di continuare la gravidanza e se con una di loro c’era già un bel rapporto, per le altre speriamo di incontrarci al più presto».

L’assistenza continua

«Leggendo sul nostro magazine regionale le testimonianze dei CAV di Alzano Lombardo e Bergamo, noi del CAV di Busto Arsizio non possiamo che farci partecipi della loro sofferenza ed accompagnarli con la nostra preghiera – rivela  – qui la situazione è meno drammatica e, prendendo le necessarie precauzioni, abbiamo continuato la distribuzione di latte, omogeneizzati e buoni spesa, attivandoci anche per la consegna a domicilio. Ma non potendo accedere all’ambulatorio di ginecologia dell’ospedale di Busto Arsizio, abbiamo pubblicizzato sia presso gli operatori dell’Ambulatorio che presso quelli del Consultorio, i nostri numeri di assistenza (380-868.7493 CAV Busto Arsizio e 800.813.000 SOS Vita) a cui potersi sempre rivolgere».

Giovani volontarie crescono

Segni di speranza, oltre che dai bambini che nasceranno, arrivano anche dall’attività degli associati, che è rimasta molto “presente” anche nel periodo di lockdown.«Un’altra bella notizia – per la vicepresidente Bizzarri – la gara di solidarietà sorta intorno alle famiglie in difficoltà aiutate dal CAV: sia con gli operatori della Caritas che con quelli della San Vincenzo, è cresciuta la collaborazione ed anche i giovani stanno dando una mano: la figlia di una nostra volontaria, con tre amiche studentesse come lei, ha organizzato via internet una colletta, per fare la spesa di generi alimentari “freschi” e portarla a casa alle famiglie. Inoltre, in due supermercati della città, ha lanciato, con grande successo, l’iniziativa della “spesa sospesa” per raccogliere alimenti».

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