SESTO CALENDE – Quello che si vede nell’immagine è il solito mucchio di rifiuti depositato in uno dei luoghi naturali più belli di Sesto Calende, la via Pasturazza, da dove si accede alla spiaggia detta dei “Pobi” per la presenza appunto di grandi pioppi. «Da anni nel fine settimana viene presa d’assalto dal turismo di vicinato, quello di giornata, mordi e fuggi che assomiglia molto a un prodotto usa e getta», denuncia Legambiente. «E infatti la foto lo dimostra ampiamente».
La spiaggia dei Pobi
Sotto il profilo naturalistico, è senza dubbio una delle spiagge più belle di tutto il lago Maggiore. Si trova nascosta tra la vegetazione, al confine tra la frazione di Lisanza e Angera. «E’ un posto unico anche dall’acqua», spiegano gli ambientalisti di Sesto Calende. «Il fondale di sabbia finissima e chiara, la presenza di canneti, hanno creato le condizioni per lo sviluppo di particolari colonie di mitili di lago le quali filtrano continuamente l’acqua rendendola una delle più pulite se non la più pulita del lago».
Chi se ne occupa sono i Volontari del Parco del Ticino. Purtroppo sempre più regolarmente e pericolosamente, flotte di barche e motoscafi si avvicinano alla riva, le moto d’acqua scorrazzano nei canneti, e sicuramente distruggono una biodiversità che deve essere mantenuta e rispettata. «Si può, si deve partecipare a queste bellezze della natura ma con consapevolezza: vivere ed entrare in quei luoghi con lo stesso rispetto con il quale vogliamo che gli altri rispettino noi e le nostre case».
I rifiuti abbandonati
Purtroppo i rifiuti abbandonati dai fruitori “mordi e fuggi” non sono un buon segnale. «L’impatto viene attenuato dalla presenza dei volontari del Parco del Ticino, gli unici che da anni in silenzio si impegnano al fianco dei cittadini della via per mantenere pulito il posto, ma il mucchio di rifiuti lasciato sotto il cartello ha quasi il sapore di una sfida ai residenti», denuncia Legambiente Sesto Calende. «E’ il caso di raccogliere questa sfida con decisione, certo con le buone maniere, con presenza ed informazione, sotto forma di cartelli e comunicazione vis a vis, tutto quello che necessita al caso per far comprendere il rispetto delle regole».
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