Ciclopedonale di Sesto, finalmente il ponte. Ma non si placano le polemiche

sesto ciclopedonale ponticello proroga

SESTO CALENDE – Dalla difficoltà a reperire i mezzi utili per le operazioni, a quella per trovare personale e materiali. La realizzazione della pista ciclopedonale – nell’ambito del progetto Nuova Marna – per unire il centro di Sesto Calende con Sant’Anna è ormai agli sgoccioli. Anche se i ritardi in merito non sono di certo mancati. L’ultima proroga imposta per la chiusura del cantiere vede come data utile il 10 settembre ed è stata concessa dal responsabile dei Servizi dell’Area Tecnica, Edilizia Privata, Paesaggio e Urbanistica alla ditta che si è aggiudicata l’intervento del ponticello legato al progetto.
Dal fronte della minoranza c’è chi però non ci sta. Come Insieme per Sesto: «Arriva un’altra proroga: non resta ormai che un’amara ironia per commentare questa vicenda. Che sembra quasi voluta».

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Le proroghe

I tempi stabiliti per portare a termine l’opera dovevano essere di novanta giorni dalla data del verbale di consegna dei lavori, ovvero lo scorso 12 gennaio. Da qui un prima proroga, che indicava il 30 giugno come data utile per la fine del cantiere. Poi un secondo slittamento, al 30 giugno. Ma il ponticello è stato installato solo il 22 luglio scorso. Con questa terza proroga – i cui ritardi sono dovuti, come detto, dalla difficoltà a trovare materiale, personale e mezzi – ora si punta a terminare l’ultima parte, cioè il collegamento tra il parco in via Barbieri e l’inizio della pista. A fare pressione perché l’opera si concluda in fretta sono i lavori già messi a tavolino dall’amministrazione del sindaco Giovanni Buzzi in via Remo Barbieri, dove verrà realizzato il parco giochi che è stato trasferito dall’area del circolo sestese per lasciare spazio alla Nuova Marna.
Inoltre, il primo cittadino ha già avuto modo di mettere in chiaro che la pista ciclopedonale sarà a disposizione tanto dei ciclisti quanto dei pedoni, visto che sulla strada non sono presenti marciapiedi.

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«Amara ironia»

Insieme per Sesto la prende con «amara ironia», visto che la proroga arriva «ormai a due anni dalla solenne inaugurazione del cantiere e dalla promessa apertura per il Natale. Del 2019». Secondo il gruppo di minoranza «le ragioni di questi ritardi, in realtà, non sono mai state spiegate. Ma i sestesi meriterebbero di saperle».
Non solo, osservazioni anche sulle dichiarazioni di Buzzi: «Il sindaco ha detto che la pista, pur essendo progettata solo per le biciclette, come da segnaletica, è aperta anche ai pedoni. Sarebbe il caso allora di correggere la segnaletica e informare i ciclisti, che in realtà, per la maggior parte, usano la strada provinciale». Da qui la domanda: «Se questo è il primo tratto della ciclabile Sesto-Laveno, il resto del percorso sarà anch’esso destinato più ai pedoni che ai ciclisti? E perché allora chiamarla ciclabile?».

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