“Dalle foibe all’esodo”: Sesto celebra il giorno del Ricordo con il senatore Menia

SESTO CALENDE – Il titolo del suo libro è “10 febbraio: dalle foibe all’esodo“. Lo stesso titolo della serata in calendario il 10 febbraio, alle 18.15, a Sesto Calende: il senatore di Fratelli d’Italia, Roberto Menia, presenterà il suo lavoro in occasione del Giorno del Ricordo.

L’incontro

L’appuntamento è nella sala Cesare da Sesto. Con Menia, primo firmatario della legge 92/2004 che ha istituito il Giorno del Ricordo. Il senatore arriverà a Sesto direttamente da Roma, dove in mattinata ci sarà la celebrazione nazionale al Palazzo del Quirinale. Menia è triestino ed è stato per cinque legislature deputato di Trieste al Parlamento italiano. Durante il periodo del Covid ha scritto il libro che dà il titolo alla conferenza. L’autore sarà disponibile per firmare le dediche alla fine dell’incontro. L’introduzione della celebrazione sestese è affidata a Marco Fornasir, goriziano e presidente de “Gli amici triestini” di Milano, che dal 2014 collabora con il Comune sestese per l’organizzazione e la diffusione del Giorno del Ricordo.

La storia

Il 10 febbraio 1947 venne firmato il trattato di Parigi tra l’Italia e le potenze alleate. Da quel giorno l’Italia dovette cedere, tra l’altro, all’allora Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, quasi tutta l’Istria e le città di Fiume e Zara. Dopo 57 anni di silenzio, finalmente nel 2004 venne istituito dal governo italiano il “Giorno del Ricordo” per commemorare, ogni 10 febbraio, le vittime dei massacri delle foibe e dell’Esodo giuliano-dalmata.

Gli eventi del Ricordo

Negli anni, l’ente locale ha contribuito a promuovere iniziative per far conoscere un periodo di storia per troppo tempo poco noto ai cittadini italiani e, spesso, completamente sconosciuto ai giovani. Tra le conferenze organizzate c’è quella del 2014, “Esodo e Foibe: 57 anni di silenzi”; l’anno dopo ha avuto luogo il dibattito con Ignazio La Russa e Luciano Violante sulla legge istitutiva del Giorno del Ricordo; nel 2016, nel 70esimo della strage di Vergarolla, si è parlato della strage che nell’agosto del 1946 causò più di 100 morti e indusse anche gli italiani più riottosi ad abbandonare le proprie case e a rassegnarsi all’esodo; nel 2017 è stata la volta di Umberto Smaila: nato a Verona da genitori fiumani, che hanno insegnato a loro figlio a onorare la città d’origine della famiglia; nel 2018 è stato invitato Alfio Krancic, vignettista de Il Giornale. Il titolo di quella edizione fu “Alfio Krancic: dalle sue vignette uno spunto di riflessione sulla tragedia delle foibe e sull’esodo”. La conferenza è stata arricchita dall’esposizione di 14 vignette di Krancic sul tema, illustrate al pubblico dall’autore; nel 2019 fu la volta di Grazia Del Treppo esule da Canfanaro (Pola – Istria) con Una voce femminile racconta l’esodo; nel 2020 fu presentato lo spettacolo teatrale “Il sentiero del padre di Davide Giandrini”. Nel 2021 la celebrazione avvenne in streaming con lo scrittore, filosofo e giornalista Stefano Zecchi, con la sua trilogia sulle tragiche vicende del Confine Orientale. La lettura teatrale “Urla dalle foibe” a cura dell’attrice Lisa Ferrari ha dato vita alle celebrazioni del 2022. I testi sono stati liberamente tratti dal libro di Guido Rumici “Infoibati (1943-1945) i nomi, i luoghi, i testimoni e i documenti”.

sesto giorno ricordo roberto menia – MALPENSA24