Convegni, attività sportive e flash mob: la lotta di Sesto contro il tumore al seno

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SESTO CALENDE – Sono circa mille le donne che ogni anno in provincia di Varese, sempre più giovani, si ammalano di cancro alla mammella. Di contro, la cura oncologica radicale supera il 95% se la diagnosi è precoce. Una riflessione che ha spinto l’amministrazione comunale a offrire alle donne di Sesto Calende – che non abbiano un’età compresa fra i 50 e i 74 anni e che non abbiano in atto un percorso di diagnosi il trattamento di un tumore della mammella – la visita senologica gratuita.

Prevenzione e cura

Il progetto è presentato dall’assessorato ai Servizi Sociali, nella persona di Jole Capriglia. Sarà pilota per la lotta al tumore al seno, in ottica di sensibilizzare le cittadine sull’importanza della prevenzione. Il Comune si è attivato – con Lilt, Caos, Ats Insubria, Asst Sette Laghi e Centro Ricerche in senologia dell’Università dell’Insubria – con il primo appuntamento: il convegno sarà stasera, 27 settembre, alle 20.30, in sala consiliare. Titolo dell’incontro è “Prevenzione e Cura del tumore alla mammella”. Saranno presenti le autorità con relatori di alto spessore medico, scientifico e del terzo settore.

Incontri, camminate e flash mob

Seguirà un secondo appuntamento al Centro Studi Dell’Acqua per sabato 8 ottobre alle 19, con la conferenza di Anna Villarini, biologa e nutrizionista all’Epidemiologia dell’Istituto Nazionale per lo Studio e la cura dei Tumori di Milano. Seguirà l’aperitivo della salute. Un altro appuntamento sarà il 9 ottobre con le visite senologiche nella sede locale di Asst Sette Laghi dalle 9 alle 17, con prenotazioni tramite le farmacie sestesi a partire dal 28 settembre. Nella stessa giornata, alle 10, ritrovo in piazza Mazzini per la “Camminata in rosa“ e per le esibizioni e i flash mob delle attività sportive. Evento a cura dell’assessorato allo Sport, nella persona di Claudia D’Onofrio.

La sfida

«Comunicare e rendere partecipi i cittadini è la vera sfida della nostra era», dice Capriglia. Ribadendo l’importanza della prevenzione (primaria e secondaria) per combattere questa malattia socialmente invalidante. «Ricerca, prevenzione, gioco di squadra, sono i punti di forza di un importante percorso che vede partecipi più attori: dall’associazionismo del mondo del volontariato, sportivo, del commercio, della comunità pastorale e delle nostre farmacie».

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