Indagine di Sesto 2030: «Il mercato rischia la morte. Serve una nuova strategia»

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SESTO CALENDE – Mercato di Sesto Calende: doppia indagine di Sesto 2030 su dove collocarlo. Agli ambulanti non piace la sede di via Lombardia/via Capricciosa: se quella fosse la location definitiva il 35% smetterebbe di essere presente. Divisi sul punto i commercianti del centro. «I risultati emersi dal questionario sottoposto agli ambulanti è nettamente a favore del ritorno in centro città, circa il 90% degli intervistati ha espresso come location gradita quella storica», spiega Giorgio Circosta, referente del gruppo Sesto2030.

Pronti a lasciare il mercato

«I motivi di tale scelta sono principalmente 2, ovvero il drastico calo dei clienti e conseguentemente quello degli incassi. Questo fa emergere un quadro allarmante per il futuro del mercato, infatti circa il 35% degli ambulanti si dichiara intenzionata a non partecipare più al mercato cittadino se la location definitiva dovesse essere quella di via Lombardia/Capricciosa. Inoltre affiora chiaramente dalle risposte date come, nell’attuale soluzione “provvisoria”, la mancanza di servizi igienici adeguati e punti di ristoro, siano elementi di ulteriore criticità».

Divisi i commercianti del centro

Andrea Cerasa, membro del gruppo Sesto2030 e statistico di professione, ha illustrato invece i risultati dell’indagine fatta tra i commercianti del centro città. «La situazione riguardo l’ubicazione e preferita è piuttosto incerta per i commercianti, infatti se il 46% degli intervistati si è dichiarato a favore al ritorno in centro, il 42% preferisce l’ubicazione di Via Lombardia/Capricciosa. I fattori che fanno preferire il centro sono legati alla visibilità, anche in funzione turistica, e la possibilità di poter usufruire dei servizi del mercato. Mentre i fattori che rendono l’ubicazione provvisoria gradita sono la capacità di mitigazione del problema parcheggi, oltre alla possibilità, per le attività di ristoro, di avere lo spazio per il plateatico anche il mercoledì. Con queste due indagini, che si vanno ad aggiungere a quella di giugno rivolta all’intera cittadinanza, abbiamo voluto dar voce alle categorie interessate dallo spostamento del mercato. Una amministrazione lungimirante dovrebbe soffermarsi sullo studio dei fattori in gioco per contemperare le necessità di ogni categoria coinvolta, per salvaguardare poi l’interesse collettivo in senso ampio».

Alessandra Malini, capogruppo di Sesto2030, illustrando i risultati comparati delle 2 indagini spiega: «I nuovi dati ottenuti risultano molto interessanti. Se il mercato dovesse tornare in centro città, oltre a dover affrontare il problema storico dei parcheggi, bisognerà considerare che alcuni commercianti torneranno a subire delle perdite economiche il mercoledì a causa della minore visibilità della vetrina e al mancato sfruttamento del plateatico. Questo ci dice come sia necessario rivedere la disposizione  dei banchi cercando quanto più possibile di garantire gli interessi dei commercianti legati alla visibilità della vetrina e allo spazio per il plateatico».

Serve una strategia lungimirante

«Se il mercato dovesse rimanere in Via Lombardia/Capricciosa – continua Alessandra Malini – dobbiamo partire dal fatto che 1/3 degli ambulanti non continuerebbe la propria attività nelle attuali condizioni. Oltre a risolvere il problema dei servizi igienici e di punti ristoro coperti, sarà necessario studiare una strategia per aumentare l’afflusso di clienti in questa location. Allo stesso modo sarebbe necessario progettare altri interventi che mantengano il centro vivo per turisti e cittadini a cadenza regolare, per non cancellare i vantaggi di cui tutti i commercianti erano abituati a godere il mercoledì».

«Trascurare questi aspetti potrebbe portare alla morte del mercato di Sesto Calende: non stiamo parlando solo di una tradizione da difendere, ma di uno dei fattori fondanti della la città stessa. E’ necessario cogliere l’occasione per ampliare la riflessione studiando un mercato che garantisca benefici per il commercio, un richiamo turistico e utilità per la cittadinanza, quindi renderlo migliore. Sarà questo tema portato in consiglio comunale, infatti chiederemo all’amministrazione i tempi e le modalità con il quale si svolgerà il referendum cittadino, oltre al lavoro sui progetti di massima rispetto alle 2 location. Inoltre chiederemo chiarimenti sulle modalità di confronto tra amministrazione e rappresentanti delle attività degli ambulanti».

Sesto 2030: «Preoccupati per il futuro del mercato. L’amministrazione agisca ora»

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