Sesto piange la scomparsa dell’ex sindaco Alessandro Carletto. Aveva 95 anni

SESTO CALENDE – Addio ad Alessandro Carletto, già sindaco di Sesto Calende negli anni ’60 e presidente provinciale dell’Api (Associazione Piccola Industria). Sì è spento ieri sera, 23 giugno, all’ospedale di Cittiglio, all’età di 95 anni, lasciando nel lutto tutta Sesto e in particolare la sua Lisanza, dove era conosciuto anche per la sua attività imprenditoriale, come titolare del Maglificio Lisanzese (che ha fatto di Lisanza un brand storico del Made in Italy) insieme alla moglie Rosanna e ai figli Gianni e Fausto, fino alla cessione della società al gruppo Mrp di Marco Calleri, avvenuta qualche mese fa.

Politica e industria

Classe 1925, Alessandro Carletto era stato sindaco di Sesto Calende dal 1960 al 1969. Anni in cui, tra l’altro, fu il promotore della realizzazione della casa di riposo Sant’Angelo (oggi RSA Sant’Angelo, tuttora gestita dalla congregazione delle Suore di Nostra Signora della Mercede), avviando una sottoscrizione a sostegno della proposta ispirata da don Attilio Bersani, allora parroco dell’Abbazia, con la benedizione di monsignor Angelo Dell’Acqua. Il suo impegno politico nella Democrazia Cristiana si era protratto fino agli anni ’80 e ’90. Una passione trasmessa al figlio Gianni, vice del sindaco Roberto Caielli e candidato con Insieme per Sesto anche alle ultime elezioni amministrative del 2019. Alessandro Carletto è stato impegnato per tanti anni anche nell’API Varese (Associazione Piccola Industria, oggi Confapi) ricoprendo l’incarico di presidente provinciale. È stato anche tra i fondatori del Lions Club Sesto Calende Somma Lombardo (di cui fu primo presidente Enrico Buzzi, padre dell’attuale sindaco) insieme, tra gli altri, ad Alberto Jelmini, fratello di Rosita, la vedova di Ottavio Missoni.

Il ricordo di Caielli

Alessandro Carletto con Roberto Caielli e un gruppo di ex sindaci di Sesto Calende

«Una persona speciale che ha dato tanto a Sesto e ai sestesi» il ricordo dell’ex  sindaco Roberto Caielli, oggi consigliere comunale, che rivolge «un abbraccio a Rosanna, a Gianni, Fausto, a tutti i nipoti e ai suoi cari. Ci vuole un libro per raccontare cosa ha fatto per Sesto e i sestesi». Una colonna della vita politica sestese nella seconda parte del secolo scorso. «Ho conosciuto Sandro Carletto come il papà di un carissimo amico, poi come un “avversario”, lui capogruppo DC e io con Luigi Besozzi nella giunta di sinistra PCI-PSI – racconta Roberto Caielli – poi dopo l’89 venne la giunta “anomala” PCI-DC di nuovo con Luigi Sindaco proposto da lui e infine quando fui eletto Sindaco trovai in lui un sostenitore, un consigliere e un amico. Persona integra e di grandi vedute, e vicino a tante persone di ogni ceto sociale, questa fu una delle sue tante qualità che ha trasmesso ai suoi figli e a chi ha lavorato con lui».

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