Settimana della cucina bustocca, +30% nei ristoranti: 2000 piatti serviti, Bruscitti top

BUSTO ARSIZIO – Vincono i Bruscitti, piatto bustocco per eccellenza che si conferma il più richiesto. Ma vincono soprattutto i ristoranti. La Settimana della cucina bustocca, l’iniziativa promossa dal Magistero dei Bruscitti per far servire i piatti della tradizione nei locali del territorio, chiude la sua prima edizione con numeri lusinghieri. E l’assessore alla cultura, identità e sviluppo economico Manuela Maffioli è pronta a dare continuità al successo e a «promuovere altre iniziative simili».

Più clienti nei ristoranti

Ha superato ogni aspettativa la Settimana della Cucina bustocca, organizzata nei giorni scorsi dal Magistero dei Bruscitti in collaborazione con l’Amministrazione comunale. L’iniziativa è stata molto apprezzata e sono gli stessi numeri a dimostrarlo. I ristoratori hanno calcolato in un +30% l’incremento della clientela rispetto alle settimane precedenti. E non si contano le persone che hanno parlato dell’iniziativa e le tante altre che ne hanno approfittato per cucinare a casa i piatti della tradizione.

I piatti serviti

«Sono stati oltre 2000 i piatti della tradizione bustocca gustati durante la settimana – fa sapere il Gran Maestro del Magistero Edoardo Toia – tra cui circa 400 menu composti da due o tre portate e circa 1000 piatti scelti tra le ricette da noi proposte. I Bruscitti si sono confermati come il piatto più apprezzato, ma sono stati molto richiesti anche il risotto con la luganega e le polpette con le verze».

L’assessore: «Avanti con iniziative simili»

«Dati che accogliamo con grande favore – commenta la vicesindaco e assessore a identità, cultura e sviluppo economico Manuela Maffioli – ci dicono che gli obiettivi della “Settimana” sono stati raggiunti: l’iniziativa ha permesso non solo la valorizzazione delle tradizioni gastronomiche, ma anche la promozione dei ristoranti che hanno partecipato con entusiasmo. Anche per questo, come assessorato stiamo valutando di attivarci per organizzare e promuovere altre iniziative simili».

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