Al via la Settimana della cucina bustocca: piatti della tradizione in nove ristoranti

BUSTO ARSIZIO – Al via la prima edizione della “Settimana della cucina bustocca”. Nella mattinata di oggi, 25 febbraio, alla vigilia della rassegna, la vicesindaco Manuela Maffioli e alcuni membri dell’associazione culturale Magistero dei Bruscitti, tra cui il Gran Maestro Edoardo Toia si sono riuniti in piazza San Giovanni per rinnovare l’invito a partecipare all’evento che promuove le tradizioni culinarie della città.

Confermati dettagli e partecipanti

L’iniziativa, che si chiuderà domenica 6 marzo, nasce per il volere del Magistero dei Bruscitti con un duplice scopo. Da un lato, promuovere la ristorazione locale, e dall’altro far gustare a tutta la cittadinanza le specialità culinarie tradizionali bustocche: bruscitti, risotto e luganega, polpette con le verze e rustisciana. «Un progetto illuminato – commenta la vicesindaco – che bene si inserisce nella poliedrica azione di promozione del territorio che l’Amministrazione comunale sta conducendo su più fronti e che, anche per questo, patrocina e promuove con convinzione».

Confermata anche la lista dei ristoranti che prenderanno parte all’iniziativa: Mirò, Tarlisu, Buar Bistrot, Il Bauscia, Crazy Point, Villa Sant’Uberto e Cascina del Lupo di Busto Arsizio, a quali si aggiungono Idea Verde di Olgiate e Cielo e Vino di Dairago.

Il valore della tradizione per tutti

«Ci auguriamo che sia i bustocchi, sia chi verrà da fuori potranno apprezzare i piatti della tradizione che saranno cucinati rigorosamente secondo le nostre ricette originali» è il Gran Maestro Edoardo Toia a sottolineare il valore culturale dell’evento. Infatti, tutti i ristoranti che hanno aderito alla Settimana rispetteranno questo “patto”, e, inoltre, regaleranno a tutti i clienti la ricetta originale dei Bruscitti del Magistero.

Un doppio appuntamento per il 2022

Oltre a questa prima edizione che si svolgerà in concomitanza con il Carnevale, il Magistero vorrebbe rinnovare l’iniziativa anche per questo autunno, nel mese di novembre, dopo il tradizionale “Dì dei Bruscitti”. L’intenzione dell’associazione è quella di rendere la Settimana della cucina bustocca” un appuntamento annuale fisso: «Non c’è alcun ritorno diretto per il Magistero o per il Comune – chiarisce il Maestro Toia – se il ritorno economico ci sarà, sarà per tutti».

di Eleonora Savino

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