Sgombero Sinti, Longobardi propone una tregua di sei mesi

gallarate sgombero rocco longobardi

GALLARATE – Sei mesi. «Non per rimandare il problema, ma per cercare una soluzione». A meno di tre settimane di distanza dalla scadenza delle ordinanze per lo sgombero del campo nomadi di via Lazzaretto, è il consigliere comunale d’opposizione Rocco Longobardi (La nostra Gallarate 9.9) a chiedere al sindaco Andrea Cassani di rimandare l’arrivo delle ruspe a Cedrate.

 Lo sgombero è un intervento troppo drastico

«La premessa a qualsivoglia considerazione è che è giusto e sacrosanto affermare un principio di legalità che sia il medesimo per tutti i cittadini», scrive Longobardi in una nota diramata attraverso la pagina ufficiale della sua lista civica. «La storia dei Sinti di Gallarate va però letta nella sua interezza e ci parla di anni e anni di connivenza rispetto alla gestione del campo Sinti da parte delle amministrazioni che si sono succedute. Farne ora un catalizzatore di estremismi in ossequio al governo nazionale ci sembra troppo drastico». L’esponente di minoranza si dice certo che il sindaco non voglia buttare sulla strada persone anziane o separare bambini dalle loro famiglie («perché è questo che succederebbe andando avanti con la logica della ruspa»), dunque chiede all’amministrazione comunale un ripensamento sulla strategia adottata.

Una tregua di sei mesi

La proposta de “La nostra Gallarate 9.9” è stabilire un tempo definito di sei mesi durante il quale individuare soluzioni ad hoc insieme agli assessorati competenti, creando anche un tavolo con le associazioni del terzo settore e i rappresentanti stessi della comunità. «I Sinti a questo punto dovranno dimostrare la loro volontà di sanare gli abusi edilizi e le morosità, nonché di compiere un reale percorso di integrazione, soprattutto a tutela dei bambini che hanno ogni diritto ad andare a scuola regolarmente e a non crescere in una situazione di emarginazione che pregiudicherà il loro futuro»

sinti gallarate longobardi – MALPENSA24