Si apre una “terza via” in Forza Italia. E su Antonelli, c’è chi dice no a Taldone

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VARESE – Quante Forza Italia esistono? Tante. C’è chi dice quasi quante gli iscritti al partito. Esasperando il momento complesso che stanno affrontando i berlusconiani, alla ricerca di una via maestra unitaria, che a oggi appare però sbriciolata in molti sentieri. Alcuni dei quali, quello di Toti ad esempio, si snodano sempre nel centrodestra, ma non più nel partito di Berlusconi.

E nella geografia azzurra piuttosto frantumata, accanto ai forzisti convinti che la rinascita sia ancora possibile e a quelli più dubbiosi ed “esplorativi”, che in gran parte fanno riferimento ad Agorà, c’è un altro gruppo azzurro che da qualche mese ha iniziato a lavorare sotto traccia sul territorio (prima in Valle Olona e ora anche a Busto): quello che fa riferimento in loco al sindaco di Gorla Maggiore Pietro Zappamiglio e a un livello superiore all’eurodeputato e commissario regionale di Forza Italia Massimiliano Salini.

La terza via Salini-Zappamiglio

«Non so se la nostra posizione si possa chiamare “terza via”», dice Zappamiglio, che però di fatto la traccia quando mette sul tavolo temi e soprattutto il nome di Salini come faro di riferimento di un gruppo di persone iscritte a Forza Italia o, fuoriusciti dal partito ma ancora politicamente vicini. «Credo si debba ripartire dai contenuti – spiega il sindaco di Gorla Maggiore – quelli che Salini sta portando avanti con il suo impegno politico in Europa e nel ruolo di commissario regionale». E che lo stesso azzurro ha avuto modo di spiegare in un recente incontro pubblico a Milano e in uno più ristretto, avvenuto qualche giorno fa, proprio nel comune in cui Zappamiglio è sindaco. Incontro al quale hanno partecipato esponenti forzisti (o ex forzisti) di Busto quali Mario Cislaghi e Claudio Fantinati, della Valle Olona come Chicco Vettori, Paolo Montani e Gigi Farioli, invitato proprio dal primo cittadino di Gorla.

Ed è lo stesso Zappamiglio a rivelare che «stiamo ragionando e lavorando per dare vita a un progetto condiviso anche da molti amministratori e civici che sono vicini ai nostri valori». Zappamiglio non chiarisce se dentro o fuori Forza Italia, o meglio specifica «in questo momento dentro. Il futuro del partito però non dipende esattamente solo da noi. In ogni caso il nostro percorso è ben ancorato nel centrodestra».

Chi strappa sbaglia

Nel frattempo, in vista della convention del 5 ottobre, il dibattito tra gli azzurri è vivo. Anzi caldo. E a renderlo ancor più frizzante ieri, lunedì 30 settembre, è stato l’invito a entrare in Forza Italia che Giuseppe Taldone ha rivolto al sindaco di Busto Emanuele Antonelli. Uscita che ha creato sorpresa, scompiglio e più di un’incazzatura. E sulla quale, pur senza entrare nello specifico, c’è già stato chi ha un chiuso la porta: «In un partito chi strappa e se ne va sbaglia. Toti avrebbe dovuto fare la sua battaglia dentro a Forza Italia. E credo anche che chi è andato con Toti o ha partecipato a eventi di Cambiamo, pur restando nell’area del centrodestra, non ha tra i suoi pensieri quello di portare il proprio contributo al partito». Insomma, alla domanda: “Antonelli in Forza Italia?”, c’è chi dice no. In maniera educata ma inequivocabile.

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