BUSTO ARSIZIO – Nel weekend dall’1 al 3 giugno al Museo del Tessile non solo sarà possibile visitare il Sud America del Latinfiexpo Street Food, ma alla sera si ballerà anche nella pista della Silent Disco.
La Silent Disco
La festa silenziosa organizzata dall’associazione culturale “Le Officine” ritorna al Latinfiexpo Street Food per animare tre serate di divertimento nel completo rispetto della quiete pubblica. Tre dj contemporaneamente presenti sul palco (ciascuno per un genere musicale differente) selezionano la musica da ballare ma il tutto avviene in assoluto silenzio perché è trasmessa grazie a un sistema di diffusione con centinaia di cuffie wireless luminose, che saranno distribuite dalle 21. Ognuno potrà scegliere la preferita da tre canali all’interno: elementi che hanno sempre conferito al format enorme successo in tutta la provincia di Varese e non solo.
Gli organizzatori e il Latinfiexpo Street Food
«E’ sempre un immenso piacere tornare in una città che da anni ci dimostra affetto e voglia di partecipare, una dimostrazione di affetto che vogliamo ricambiare anche questo weekend, con tantissime novità in tema con la manifestazione Latinfiexpo Street Food. Il piazzale interno del Museo del Tessile verrà completamente trasformato con elementi scenografici e decorativi, volti ad evocare le calde e coloratissime atmosfere dell’America latina. Per tutte le tre serate infatti, sembrerà letteralmente di ballare al grande carnevale di Rio De Janeiro» hanno annunciato gli organizzatori, auspicando che questa festa «possa essere la perfetta introduzione a un’estate ricca di nuovi eventi e iniziative in collaborazione con importanti realtà del territorio come gli organizzatori di Latinfiexpo Street Food che ci hanno invitati a partecipare con il nostro format, Chocolat Pubblicità e LatinFiexpo, oltre che con lo stesso Comune di Busto Arsizio e l’assessore alla promozione e sviluppo del territorio Paola Magugliani, sempre molto disponibili e attenti alle nuove iniziative volte sì all’intrattenimento ma anche alla cultura e all’aggregazione».