Sinti, ora il Comune di Gallarate presenta il conto: chiede 371mila euro

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GALLARATE – La giunta di Gallarate ha dato mandato oggi, 6 marzo, incarico all’avvocato Enrico Baroffio di Varese di agire per vie legali nei confronti dei Sinti con l’obiettivo di ottenere il corrispettivo delle 14 ordinanze di ingiunzione da 20mila euro ciascuna per gli abusi edilizi compiuti al campo di via Lazzaretto, smantellato lo scorso novembre. Si tratta di una cifra complessiva pari a 280mila euro che, sommata a 91mila euro di spese sostenute dall’ente locale che il Comune ha addebitato alla comunità nomade gallaratese, fa un totale di 371mila euro.

L’incarico al legale

La giunta di Andrea Cassani ha conferito l’incarico al legale per «approntare e predisporre dinanzi al giudice ogni provvedimento ex. articolo 671 c.p.c. preordinato a garantire le ragioni dell’amministrazione comunale nei confronti degli autori degli abusi edilizi occorsi in via Lazzaretto 50, ritenendo come tali i destinatari diretti delle ordinanze e gli altri rispettivi familiari presenti e residenti in via Lazzaretto 50 nelle strutture oggetto di intervento per la rimozione degli abusi edilizi e previa analisi delle modalità di ripartizione delle spese conseguenti, presumendo responsabilità solidale dei residenti destinatari delle ordinanze».

Recuperare le somme

Come può il Comune pensare di recuperare 371mila euro a persone che, da oltre un anno, dichiarano di essere nullatenenti tanto da aver ottenuto (alcune famiglie) il diritto a entrare a tempo determinato (fino al prossimo ottobre) negli alloggi di emergenza Aler? Il sindaco da mesi ripete che diversi componenti della comunità Sinti sono titolari di beni mobili, come auto e roulotte, e immobili, ovvero terreni e abitazioni. A titolo di esempio, pare infatti che uno degli 80 Sinti che abitava in via Lazzaretto è proprietario di una casa ad Albizzate che ora, tramite l’incarico legale, rischia di essere pignorata in caso della mancata ottemperanza all’ordinanza. Sarà certamente più difficile andare a recuperare le somme da coloro che, dopo lo sgombero dello scorso novembre, si sono allontanati da Gallarate facendo perdere le proprie tracce. E non sono pochi se si considera che in via Lazzaretto erano in 90, mentre ora nel nuovo campo abusivo di Madonna in Campagna sono rimasti circa 40.

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