Soldi arabi a Malpensa: il Gruppo dnata ora ha il 70% di Airport Handling

dnata airport handling

MALPENSA – L’aeroporto di Malpensa parla sempre più arabo. Con l’accento di Dubai nello specifico, perché il feeling tra Sea e il Gruppo Emirates ha portato oggi a un altro storico annuncio. dnata, uno dei maggiori fornitori di servizi aerei del mondo che fa parte proprio del colosso dei cieli targato Emirati arabi uniti, ha esercitato l’opzione per l’acquisto dell’ulteriore quota del 40% del capitale di Airport Handling. Con questa operazione, dnata attesta al 70% la sua partecipazione nell’azienda nata nel settembre 2014 sulle ceneri di Sea Handling come risposta obbligata del gestore aeroportuale alla maxi multa inflitta da Bruxelles (la Ue contestava infatti sostegni pubblici).

Qui Dubai

Disponendo, fin dalla prima acquisizione del 2016, della maggioranza nel consiglio di amministrazione, dnata sta già gestendo operativamente la società. L’ulteriore investimento di dnata in Airport Handling sottolinea il suo impegno nel mercato italiano, dove è presente anche con attività di catering in 22 aeroporti. «Siamo fiduciosi che dnata e i nostri azionisti trarranno beneficio da questa acquisizione strategica, che conferma la nostra visione positiva e il nostro impegno nel mercato italiano. Lavoreremo sodo per continuare a offrire un servizio di qualità eccellente ai nostri clienti, cercando al contempo ulteriori opportunità di crescita nel paese», dichiara Stewart Angus, Divisional Senior Vice President di dnata International Airport Operations & Associated Companies.

Qui Milano

In una stringata nota ufficiale Sea prende atto dell’acquisizione  da parte di dnata di una quota ulteriore di azioni pari al 40% del capitale di Airport Handling, esercitando dunque l’opzione collegata all’acquisizione  della prima quota azionaria del 30%. «Con questa operazione si dà completa e formale attuazione agli impegni assunti dal governo italiano con la Commissione europea concludendo la vicenda dei presunti aiuti di Stato di Sea Handling», si legge nel comunicato della società di gestione di Malpensa e Linate. Questa operazione, osteggiata da una parte del mondo sindacale, non comporta alcuna modifica dell’assetto gestionale della società già controllata operativamente da dnata sin dal suo ingresso. «Sea mantiene il 30%, con la conferma di una governance che prevede la maggioranza qualificata in particolari materie, quali quelle del lavoro».

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