Bomba d’acqua a Somma: test superato in via del Rile dopo i lavori di Alfa

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SOMMA LOMBARDO – La bomba d’acqua che la scorsa settimana, mercoledì 7 luglio, ha colpito il Varesotto ha portato in diversi Comuni disagi più o meno gravi. Ma è stata anche una prova per le opere di manutenzione di diverse amministrazioni. E in via del Rile a Somma Lombardo è stata occasione del primo vero test, dopo la prima parte di lavori sotterranei compiuti da Alfa per evitare gli allagamenti nel curvone di Somma Bassa che da quarant’anni, puntualmente, ad ogni pioggia, si trasforma in un fiume in piena.

Efficacia dell’intervento

L’intervento da 100mila euro per la risoluzione definitiva di un problema che è stato oggetto di mesi di studio ma anche di scontri accesi fra la maggioranza di Stefano Bellaria e le opposizioni. L’assessore ai Lavori Pubblici Edoardo Piantanida Chiesa (Somma al centro) aveva già spiegato come il lavoro in sinergia con Alfa avrebbe portato, a risolvere il problema in modo duraturo. Nei mesi scorsi i lavori sotterranei di Alfa sono stati compiuti: la società si è occupata di predisporre trincee drenanti per evitare il ritorno di fogna quando c’è accumulo.
Soltanto metà lavoro, ma che ha già mostrato la sua efficacia: in occasione della bomba d’acqua via del Rile l’acqua si è accumulata. Ma è andata via dopo poche ore, come sottolineato dallo stesso Piantanida: «Nonostante la bomba d’acqua abbia impegnato seriamente l’impianto fognario cittadino (compreso quello di Via del Rile) dopo poche ore la curva risulta asciutta. Il completamento del lavoro con i pozzi perdenti previsto per settembre farà sì che anche durante gli eventi meteorici più intensi si accumulerà pochissima acqua ed in tempo reale verrà smaltita».

Fondamentale finire il lavoro

Piantanida, a scanso di polemiche, ribadisce così anche l’importanza del completamento dell’intervento a carico del Comune di Somma, ovvero la realizzazione dei quattro pozzi perdenti in serie lungo via Bozza dei Salici per consentire lo smaltimento delle acque meteoriche. La dispersione dell’acqua in eccesso avverrà quindi nel sottosuolo: in caso di forti piogge come quelle della scorsa settimana, finalmente, non ci vorranno più due giorni perché la strada torni ad essere percorribile in sicurezza.

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