SOMMA LOMBARDO – L’attacco a gamba tesa sui morti per Covid all’interno della casa di riposo “Il Girasole” è per il centrodestra la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. E così Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Siamo Somma hanno depositato nei giorni scorsi a Palazzo Viani Visconti una richiesta ufficiale di revoca per il presidente del consiglio comunale, Gerardo Locurcio (Somma al centro).
Il Consiglio di Stato
Il centrodestra fa leva su una sentenza del Consiglio di Stato secondo cui il presidente del consiglio comunale può essere legittimamente revocato qualora venga meno ai suoi doveri, «tra i quali spicca quello di rivestire un ruolo di garanzia per tutte le parti politiche raggruppate, ovvero quando comprometta in modo grave l’ attività istituzionale del Consiglio». Parole che, secondo le minoranze, descrivono fedelmente come Locurcio ha interpretato il ruolo al centro dell’assise negli ultimi cinque anni. Per il centrodestra, infatti, il leader di Somma al centro «non ha più volte ottemperato ai suoi compiti e si è reso protagonista di comportamenti incompatibili con il ruolo istituzionale super partes che deve, dovrebbe, rivestire nell’assemblea consiliare, e ha in diverse circostanze dimostrato assenza di neutralità nell’esercizio delle funzioni».
Girasole ultimo atto
Il centrodestra accusa Locurcio di atteggiamenti non imparziali, di essersi scagliato contro le minoranze più volte con toni offensivi e di una serie di altre mancanze sotto il profilo tecnico-amministrativo. Fino ad arrivare allo scorso primo maggio, «quando si è reso protagonista di uno degli episodi peggiori della sua carriera attaccando sui social la Fondazione il Girasole, la direzione sanitaria e amministrativa della stessa, senza alcuna considerazione del lavoro compiuto durante l’emergenza Covid-19 e senza alcun rispetto del lutto dei parenti». Per questo chiedono la decadenza dal suo ruolo e l’immediata sostituzione.