Morti al Girasole, Locurcio (Somma al centro) all’attacco. «Tamponi tardivi»

somma casa di riposo covid

SOMMA LOMBARDO  – «I 15 decessi avvenuti al Girasole in pochi giorni e i 40 positivi danno molto chiaramente l’idea di un intervento preventivo assente da parte di chi doveva mettere in atto le indispensabili misure necessarie ad arginare la pandemia già presente fin dai primi di marzo». Il presidente del consiglio comunale di Somma Lombardo, Gerardo Locurcio (Somma al Centro) sferra un durissimo attacco nei confronti dei vertici della casa di riposo di Somma Lombardo ospitata all’interno dell’ospedale Bellini. E’una delle tante strutture in Lombardia in cui il Covid ha cominciato a circolare, con conseguenze tragiche.

I cinque superstiti e i dipendenti

Gerardo Locurcio Somma Malpensa
Gerardo Locurcio

Locurcio diffonde e commenta dei numeri che sono leggermente diversi da quelli resi noti le scorse settimane dal presidente del Girasole, Daniele Consonni. «Gli ospiti deceduti nelle ultime settimane di crisi sono 15 , ossia il 25%  del totale. Gli unici ospiti non ancora infettati sono 5, si spera siano in un “isolamento” sicuro ed adeguato, a tutela della propria incolumità». Il presidente del consiglio comunale affronta poi la questione dipendenti. Sono una quarantina circa le persone che lavorano nella struttura: «Oggi circa la metà di questi sono a casa o perché ammalati o perché contagiati e una persona infettata è ancora in ospedale. Inoltre i dipendenti ancora “in salute” stanno lavorando con turni spesso pesantissimi.Vale qui ancor di più il ragionamento di prima: cosa si è fatto per mettere in assoluta sicurezza i dipendenti che, loro per primi, sarebbero potuti essere i diffusori  del virus? Sono stati, a tempo debito, dotati tutti degli indispensabili dispositivi  di prevenzione? Furono fatti a loro per primi i tamponi e furono messi in protezione dipendenti e utenti?»

Tamponi tardivi

Locurcio pone tante domande, ma un’accusa è senza punto interrogativo: «I primi tamponi agli ospiti sono stati fatti tardivamente, quando la situazione diventava ormai sempre più pressante e a partire dal 21 aprile scorso,  solo grazie all’interessamento del sindaco Stefano Bellaria che si è premurato di mandarli a prendere e addirittura di portarli  personalmente alla struttura. Sì proprio quel sindaco che a detta di qualcuno non è stato, insieme alla sua Amministrazione, vicino al Girasole. E’ proprio da allora che si è evidenziato il picco di positivi a Somma Lombardo».
L’esponente di Sac fa notare infine il confronto con la casa di riposo Bellini che sorge a soli 40 metri di distanza dal Girasole: «Ad ora non ha registrato nessun problema di infezione, né tra gli ospiti, né tra i dipendenti. Evidentemente lì si vive in un eden particolarmente protetto e senza peccato originale».

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