«Nessun ospite sintomatico». Somma, torna il sereno alla casa di riposo Girasole

Coronavirus casa riposo girasole

SOMMA LOMBARDO – «Abbiamo vissuto settimane drammatiche». Non lo nasconde Daniele Consonni, presidente del Girasole, la casa di riposo di  Somma Lombardo che dall’inizio dell’emergenza sanitaria ha registrato 12 decessi (di cui 1 con tampone positivo e 9 per sospetto Coronavirus). Ma ora si vede la luce in fondo al tunnel. «Il quadro clinico oggi ci dice che nessun ospite è sintomatico», spiega il direttore sanitario Antonino Maugeri.

Tamponi e test sierologici

Rispetto all’ultimo bollettino, reso pubblico dai vertici della struttura in un’operazione trasparenza risalente allo scorso 16 aprile, risulta un solo morto in più. Era una persona che già allora si trovava ricoverata in terapia sub-intensiva. Trovandosi in ospedale, è stato anche l’unico decesso certificato per Covid. Per gli altri invece si sospetta il virus come causa o concausa del decesso, perché i tamponi in casa di riposo sono arrivati quando il contagio aveva già fatto le prime vittime. Da due settimane invece test e tamponi aiutano il Girasole ad avere diagnosi precise e dunque avere sotto controllo la situazione. Che è decisamente migliorata, tant’è vero che i vertici dell’Asp stanno cominciando a riprogrammare il lento ritorno alla normalità.

La Fase 2

Il 30 aprile e poi il 4 maggio verranno effettuati, rispettivamente al secondo e terzo piano della struttura, i doppi tamponi che, ci si augura, confermeranno la guarigione degli ospiti che hanno contratto il virus. Sei, invece, negativi lo sono sempre stati. «Con il doppio tampone negativo potremo cominciare a sciogliere l’isolamento in cui molti nostri ospiti vivono ormai da settimane»,  spiega Maugeri. «Stiamo anche ricominciando la fisioterapia, primo passo per riprendere a poco a poco tutte le altre attività verso un graduale ritorno alla normalità».

I controlli di Nas e Ats

Così come avvenuto nelle altre Rsa della Lombardia in cui si è registrato un numero di decessi superiori alla media fisiologica, lo scorso 24 aprile il Girasole ha ricevuto la visita dei Nas, su mandato della procura di Busto Arsizio,e poche ore dopo dell’Ats Insubria. Se i carabinieri hanno più che altro fatto richieste di tipo documentale, l’agenzia di tutela della salute ha invece passato al setaccio la struttura, non trovando nulla di anomalo salvo inserire in verbale piccole difformità di carattere assolutamente secondario.  A specifica domanda, i vertici del Girasole confermano i sopralluoghi di Nas e Ats e commentano: «Siamo molto tranquilli, i controlli sono stati l’occasione per renderci conto di aver gestito l’emergenza sanitaria con cautela e con le giuste precauzioni. Come avevamo già detto l’altra volta, molti dei nostri provvedimenti sono stati adottati anticipando le disposizioni di Ats. Soltanto per fare un esempio, è da marzo che qui facciamo sanificazioni giornaliere degli ambienti».

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