Verdi Legnano: «A famiglie e imprese le risorse destinate per le grandi opere»

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LEGNANO – Fornire supporto, anche economico, a famiglie e aziende per le quali lo Stato non riuscirà a intervenire o riuscirà a farlo parzialmente: è il compito indicato nei prossimi mesi per il Comune dalla lista Europa Verde-Verdi Legnano, secondo cui «la sensazione è che ci apprestiamo a iniziare forzatamente una fase 2 con il virus ancora attivo e la cura ancora troppo lontana, ma il presidente del Consiglio è stato chiaro: bisogna convivere col virus, l’Italia deve ripartire, di più non reggerebbe. Alle famiglie che già si trovavano in situazioni precarie – rilevano i co-portavoce della lista Stefania Vallone e Patrizio Vigna – andranno sommate le famiglie che si trovano in difficoltà a causa del Covid-19, quindi si può presto immaginare che lo sforzo da compiere, per la macchina dell’assistenza e dell’associazionismo territoriale, sarà sempre più gravoso e andrà maggiormente finanziato da qui ai prossimi mesi».

Vallone e Vigna: «Stornare i 5 milioni per la nuova biblioteca»

Per quanto riguarda le risorse, più che probabile un minor gettito nelle casse comunali con conseguenti difficoltà nell’erogazione dei servizi essenziali. Mentre dal punto di vista urbanistico, per Vigna e Vallone «quello che sta accadendo impone di ripensare agli spazi: ciò che è stato progettato ante-Covid dovrà essere obbligatoriamente rivisto, per implementare e garantire sicurezza, distanze e ingressi contingentati. A questo punto sorge in noi spontanea la proposta di utilizzare il denaro destinato precedentemente a opere da costruire ex novo, in questo momento di importanza non primaria, per sopperire alle condizioni di crisi delle famiglie e al rilancio delle imprese. In tal senso riteniamo urgente che l’Amministrazione comunale inizi a lavorare allo svincolo dei 5 milioni di euro già a bilancio per la costruzione del polo culturale e biblioteca nel parco Falcone-Borsellino (nella foto in alto) per promuovere progetti di welfare, così come a favore delle imprese e un serio sviluppo di una nuova economia e micro infrastrutture sostenibili che permettano di vivere in modo nuovo, rispettoso e in piena armonia con l’ambiente».

Rogora: «Situazione cambiata, stop a edifici monumentali»

Per il candidato sindaco dei Verdi, Alessandro Rogora, «la situazione in cui ci troviamo vede una rapidità di trasformazione tipica dell’epoca contemporanea, in cui la velocità di circolazione dell’informazione e la dematerializzazione di molte risorse sta profondamente cambiando non solo la forma degli edifici pubblici, ma anche il supporto fisico e le modalità di fruizione dei servizi. Ha ancora senso oggi a Legnano una biblioteca centrale, luogo di culto e conservazione del sapere? Noi immaginiamo piuttosto una biblioteca che, pur mantenendo una centralità logistica e amministrativa (perché non nell’attuale?), si strutturi come istituzione per la conservazione e la distribuzione capillare del sapere, con sale studio e consultazione distribuite in più parti della città, magari addirittura con una sezione mobile che renda disponibili alle persone testi sotto casa. In questa visione – sottolinea Rogora – non esiste più un intervento edilizio pesante e “monumentale”, ma una reinterpretazione e un riuso di spazi (meglio se esistenti). Questo salvaguarderebbe il Parco Falcone e Borsellino, abbatterebbe i costi di realizzazione, ottimizzerebbe gli usi degli spazi (biblioteca di giorno, sale per attività sociali di altra natura la sera), realizzerebbe un servizio più efficace e facilmente fruibile da tutti e permetterebbe, in caso di necessità, un adeguato distanziamento fra le persone salvaguardando la fruizione del servizio».

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