Somma, Ceriani dopo le dimissioni manda cuoricini e non spiega il perché

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SOMMA LOMBARDO – C’era una volta la Prima Repubblica. Era buona prassi che, quando un amministratore pubblico rassegnava le proprie dimissioni, spiegasse perché lasciava l’incarico. Si chiamava rispetto per le istituzioni e per gli elettori che fino al giorno prima aveva rappresentato. A oltre ventiquattro ore di distanza dalle dimissioni di Ilaria Ceriani (Pd), i sommesi invece non sanno ancora perché non hanno più un assessore all’Urbanistica e Attività Produttive. Non lo spiega l’ormai ex componente della giunta Bellaria e non lo spiega nemmeno il suo partito che l’aveva prelevata da Samarate indicandola al sindaco come la migliore sulla piazza per occuparsi di Urbanistica a Somma Lombardo.

La politica ai tempi di Facebook

Dopo le sue dimissioni, rassegnate – a quanto trapela a Palazzo Viani Visconti – senza comunicarlo preventivamente nemmeno al sindaco, Ceriani ha rotto il silenzio questa mattina attraverso un post su Facebook. Poche righe che non spiegano i motivi della sua clamorosa decisione, ma soltanto ringraziamenti conditi da cuoricini a tutti coloro che nelle ore precedenti le avevano mandato attestati di stima. Il fatto che si sia dimessa a causa della deroga per l’ampliamento di Volandia resta dunque soltanto un’ipotesi che non trova conferme dalla diretta interessata. I sommesi restano all’oscuro di cosa sia accaduto in municipio di talmente grave da indurla a lasciare. Non fa chiarezza nemmeno il Partito democratico. Anche in questo caso l’unica esternazione pubblica è un post del segretario Angelo Ruggeri che ringrazia Ceriani per il lavoro svolto, rinnovandole stima, amicizia e gratitudine.

Somma ceriani dimissioni assessore

E ora?

Cosa accadrà ora nel centrosinistra sommese non è ancora chiaro. Ieri sera c’è stato un primo vertice di maggioranza a cui probabilmente ne seguiranno altri nei prossimi giorni. Pare che la coalizione abbia preso atto della decisione di Ceriani senza fare troppi drammi e abbia chiesto al Pd di indicare il nome da proporre al sindaco, una figura in grado di portare a termine entro la scadenza di mandato le tre grandi partite che l’ex assessore ha lasciato in sospeso: la variante al Pgt, il Piano urbano del traffico e gli eventi commerciali legati ai festeggiamenti per il 60esimo.  C’è infine la questione Volandia, e non è dettaglio visto che ha portato alla prima defezione del mandato Bellaria.

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