Frana Belvedere, il risarcimento per la villa crollata supera i 900mila euro

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SOMMA LOMBARDO – Dopo otto anni il consiglio comunale di Somma Lombardo ha forse detto l’ultima parola sulla Frana del Belvedere. L’assemblea civica (in videoconferenza nella foto in basso) ha riconosciuto un debito fuori bilancio da 42mila euro a seguito della sentenza di secondo grado per il crollo di Villa Rovelli. Il Comune, però, non tirerà fuori un centesimo. Sarà l’assicurazione a risarcire il danno.

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La Frana in primo grado

Nel 2018 il privato che si vide la propria casa inghiottita dalla frana durante la grandinata del 23 giugno 2012 vinse in tribunale a Busto Arsizio una causa complessiva pari a 838.459 euro, con sentenza immediatamente esecutiva. Già due anni fa il tribunale ripartì la somma complessiva in questo modo: il 70 per cento ad Amsc (la società municipalizzata gallaratese che a quel tempo aveva in gestione il depuratore sommese collassato causando il disastro idrogeologico) e il restante 30 al Comune in quanto proprietario delle condotte perdenti che hanno eroso il terreno sottostante fino far crollare l’intera collina. Amsc pagò dunque a Rovelli quasi 600mila euro, mentre spettò al Comune onorare il resto, coperto dall’assicurazione eccezion fatta per uno scoperto pari al 10 per cento (circa 26mila euro).

Il ricorso in appello

I privati però non furono soddisfatti della decisione del giudice e ricorsero in appello. A Milano ora sono stati riconosciuti loro ulteriori danni, tra cui alcuni oggetti di valore che andarono persi con il crollo e i costi sostenuti nel periodo dell’emergenza dalla famiglia, costretta a stabilirsi in albergo perché i Servizi sociali di Palazzo Viani Visconti non furono in grado di offrire una soluzione abitativa alternativa. «La Corte d’appello – ha reso noto al consiglio l’assessore al Bilancio Barbara Vanni – ha condannato in solido Amsc e il Comune al risarcimento di ulteriori 30mila euro, più le spese legali di primo (28mila) e secondo grado (18mila)». Nella nuova ripartizione la cifra spettante all’ente locale è stata pari a 42mila euro, ampiamente coperta mediante un accordo transattivo di 60mila euro con l’assicurazione.

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