Sì all’asporto dei bar, tra i congiunti non ci sono gli amici: i chiarimenti sulla Fase 2

ROMA – Sono state pubblicate sul sito del governo le tanto attese FAQ, le domande più frequenti per chiarire i contenuti del decreto sulla “Fase Due”, con i provvedimenti per la riapertura di molte attività che entreranno in vigore lunedì 4 maggio. I chiarimenti interpretativi del Governo sono pubblicati al seguente link: http://www.governo.it/it/faq-fase due.

Chi sono i congiunti

Nelle FAQ viene chiarito chi sono da considerarsi i “congiunti” che forniscono un comprovato motivo per uscire ad andarli a trovare. Sono «i coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, nonché i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge)». Non rientrano nella definizione di congiunti invece gli amici, dunque, stando alle fonti di Palazzo Chigi consultate dalle agenzie per chiarire ulteriormente la spiegazione.

Gli spostamenti consentiti

Il governo chiarisce che è consentito uscire di casa anche «per acquistare prodotti rientranti nelle categorie di generi di cui è ammessa la vendita», così come è consentito «anche spostarsi con mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo individuato» per svolgere attività motoria o sportiva (purché una volta conclusa la “corsetta” si faccia ritorno a casa). Resta, invece, il divieto a raggiungere le seconde case all’interno della propria regione, tema molto dibattuto in questi giorni per le parole del sindaco di Angera Alessandro Paladini Molgora. Nelle FAQ non era stato esplicitato, ma fonti di Palazzo Chigi hanno riferito alle agenzie di stampa che «spostarsi nella seconda casa non è una necessità».

Il take away

Un chiarimento importante riguarda le attività somministrazione di alimenti e bevande, anche artigianali: sono sospese, ma oltre alla consegna a domicilio è consentito il servizio da asporto. Quindi non solo per i ristoranti, ma anche per bar (anche qui si era sollevato un dibattito locale a Busto Arsizio a partire da una proposta della consigliera leghista Paola Reguzzoni), gelaterie, pasticcerie, piadinerie, pizzerie, così come negli autogrill. Nelle FAQ si legge che «prodotti come coni gelato, cappuccini e tranci di pizza, non potranno essere consumati nell’esercizio né in prossimità dello stesso, per evitare assembramenti», tanto da suggerire ai rivenditori la possibilità di «dotarsi di un bancone per la consegna della merce all’ingresso dell’esercizio» come alternativa all’obbligo «contingentare l’accesso». Sarà consentito anche l’asporto in auto, il cosiddetto “drive thru” tipico dei fast food, con il divieto di sostare per la consumazione nei pressi del locale.

Sì agli esami universitari

Tra le precisazioni, ripartono gli esami universitari e le lauree in presenza, purché si possano mantenere le distanze, e sono possibili le attività di restauro e i laboratori e tirocini universitari. Riaprono anche i concessionari d’auto. Resta confermato l’obbligo di mascherine (anche non certificate) per tutti, sia nei luoghi accessibili al pubblico, sia sui mezzi di trasporto.

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