Denuncia all’orizzonte per Sabba. In piazza a Busto manifestazione abusiva

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Matteo Sabba

BUSTO ARSIZIO – All’orizzonte di Matteo Sabba, presidente del Distretto Urbano del commercio e referente di Busto grande e di Lombardia Ideale, si profila una denuncia. Fatto del tutto scontato, dopo il flash mob organizzato abusivamente questa mattina in piazza Santa Maria, che si suppone lo stesso Sabba abbia messo in conto stimando i pro in maggior numero rispetto ai contro, nel promuovere una manifestazione non autorizzata. Gli inquirenti sono al lavoro: non c’è ancora un provvedimento formale ma la posizione del “capopopolo” è al vaglio della questura.

Manifestazione non autorizzata

Questo è il punto. In piazza, oggi sabato 2 maggio, era presente la polizia di Stato (con Digos e Scientifica) per monitorare la situazione ma non per svolgere un servizio d’ordine visto che Sabba non ha mai chiesto un permesso alla questura o al commissariato di polizia di Stato di Busto Arsizio, così come per tutti vuole la legge, per invitare i commercianti bustocchi a manifestare in luogo pubblico. Sabba non ha fatto la richiesta perché, si suppone ragionevolmente, ha messo in conto che il permesso gli sarebbe stato negato. Come a chiunque altro in questo periodo. La probabile denuncia va oltre i divieti imposti dal decreto anti Covid-19. Anche in un periodo normale, senza emergenza sanitaria in corso, organizzare una manifestazione non autorizzata è un reato. Non si parli dunque di semplice assembramento perché non è questo il caso.

Sarebbe stato così anche senza Covid

Sul fatto che sia stato il presidente del Duc a promuovere il flash mob, con dichiarazioni ai giornali inequivocabili, e ancora più chiari quanto numerosi post sui social con i quali invitava tutti a far finta di portare a spasso il cane alle 11 di oggi per poter essere presenti, non esistono praticamente dubbi. L’arringa alla piazza, ripresa in video da chiunque, è ulteriore dimostrazione. Distanziamento, mascherine, autocertificazioni in questo caso non valgono. Una manifestazione deve essere autorizzata affinché sia sicura: bene lo sanno gli autonomi dei centri sociali che, di denunce dello stesso stampo, sanno qualcosa.

Gli altri rischiano una multa

Diversa la posizione di chi era in piazza. E anche più complesso l’eventuale iter che potrebbe portare a una sanzione. I presenti al flash mob dovranno prima essere identificati attraverso video e foto, quindi dovrà essere fatta la distinzione tra chi era lì per la manifestazione non autorizzata e chi passava per caso avendo una valida ragione per farlo, quindi, eventualmente, potranno essere inoltrate alla Prefettura le richieste per far scattare le sanzioni in violazioni dei divieti Covid. Diciamo che l’unica posizione che sembra apparentemente certa è quella di Sabba, che oltre alla possibile quanto probabile denuncia rischia di far fronte anche alla multa per violazione del decreto  Conte.

Sabba: non serve l’autorizzazione

Matteo Sabba ha contattato Malpensa 24 in serata affermando che: «Ho parlato con un ispettore. Quindi sapevano che avrei organizzato il flash mob. Per il quale non serve autorizzazione». Il flash mob, stando ai dati del commissariato di Busto Arsizio, è però durato circa un’ora (ci sono anche le dirette). Con interventi dello stesso Sabba e di altre persone presenti. Tempi e modi che secondo gli inquirenti non rientrerebbero in quelli di un flash mob.

busto sabba denuncia manifestazione – MALPENSA24