Dal Lanificio alla ditta Mona: viaggio nella Somma industriale. L’incontro con la Uate

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SOMMA LOMBARDO – Il 20 novembre 1922 moriva Ermanno Mosterts, uomo d’affari di Somma Lombardo che diede vita a una delle aziende più importanti di Somma, tanto da essere conosciuta anche a livello mondiale: il Lanificio. Quest’anno cade il centenario dalla sua scomparsa, un’occasione sfruttata da Maurizio Rossi della Fondazione Visconti di San Vito per proporre un incontro con la Uate (Università adulti e terza età). Si tratta di una «conversazione», dice Rossi, con il dottor Sebastiano Mosterts per «ricordare quanto Somma fu per decenni città industriale». Appuntamento per oggi, 21 ottobre, alle 15 nella sala polivalente di via Marconi.

Il Lanificio

Un percorso lungo la storia industriale di Somma, che parte dalla «creatività di molti e dall’ingegno di benemerite famiglie che seppero dare vita a realtà produttive che per lunghi anni hanno segnato lo sviluppo della nostra città: tanto che da borgo antico si trasformò in società prospera e operosa, dove la linfa vitale era il lavoro per tutti», dice Rossi. Il Lanificio certamente contribuì per più di un secolo a questa crescita sociale. «I tempi cambiano. Del Lanificio e delle sue famose coperte da sogno rimane il nostalgico ricordo. Soprattutto per noi ex dipendenti cresciuti in una grande azienda, capitanata da una grande famiglia che possiamo definire una dinastia attenta non solo a un’eccellente produzione ma a ogni necessità. La nostra sincera gratitudine accompagna la memoria dei signori Mosterts che abbiamo conosciuto: Giorgio, Franco, Guido, Suzette, Pinky».

Presente e futuro

Ora si guarda al presente, per proiettarsi automaticamente verso il futuro e «sognare che il lavoro garantisca nuovamente sicurezza, benessere e fiducia nell’economia». Perché se il passato conserva «grandi industrie che davano lavoro a migliaia di uomini e donne reclutati fin nei paesi limitrofi», attualmente «l’unica azienda di importanza nazionale rimasta a Somma è la Ditta Mona Officine Meccaniche: eccellente imprenditoria, guidata con passione, competenza e secolare esperienza da una famiglia erede di quella tenacia che fu ed è il motore di crescenti successi nonostante le difficoltà dei nostri giorni». E che riesce a «garantire a centinaia di dipendenti quella retribuzione che dà la certezza del quotidiano». Insomma, imprenditori come i Mosterts e i Mona iniziarono le loro avventure industriali «intessendo voglia di fare, umiltà, rischio, responsabilità: punti fermi che hanno costruito le splendide aziende che ho conosciuto lavorando al Lanificio e che rivivono nella famiglia Mona».

Interventi e ringraziamenti

Successivamente, interverrà Andrea Locatelli, docente all’Università Cattolica di Milano. «Sicuramente – conclude Rossi – saprà coniugare il passato al presente industriale di Somma, costruito da uomini e donne virtuosi». Ringraziamenti rivolti poi a Sebastiano Mosterts e Riccardo Mona per la loro presenza.

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