SOMMA LOMBARDO – Tre anni fa scoppiò il caso: la cooperativa Kb si fece avanti per acquistare la Ticinella e trasformarla in un centro sportivo ludico-ricreativo per i 700 profughi dislocati nei vari centri del Basso Varesotto. Ci fu una levata di scudi e persino il Comune si fece avanti per comprare da Enel il noto club di Porto della Torre, evitando così che un luogo tanto caro ai sommesi finisse nelle mani di chi, in quel momento, gestiva la maggior parte dei richiedenti asilo dislocati nei Cas della provincia di Varese. Ora quel pericolo non esiste più, l’amministrazione comunale si è fatta da parte e per la Ticinella si prospetta una nuova stagione di rilancio: un privato infatti nei mesi scorsi ha concluso l’operazione di acquisto e i lavori di riqualificazione sono già iniziati.
Il centro profughi
Il caso nato tre anni infiammò l’opinione pubblica. Intervenne persino l’allora senatrice Erica d’Adda (Pd) per dire un “no chiaro” alla trasformazione della Ticinella in uno spazio profughi. «Il prefetto è l’unica persona deputata a decidere chi manda i richiedenti asilo e dove. L’ho sentito al telefono e ha escluso che ciò possa avvenire. La Ticinella è un patrimonio dei sommesi e tale deve rimanere». Secondo il sindaco di Somma quell’operazione rischiò «di essere percepita come una privazione, per giunta di uno spazio storico a cui i sommesi sono legati», disse. La Ticinella – di proprietà di Enel – è infatti un luogo di ritrovo per generazioni di sommesi che da oltre quarant’anni trascorrono la loro estate in questa oasi di pace sulla riva lombarda del fiume Ticino. E’ peraltro l’unica struttura in città ad avere una piscina estiva aperta al pubblico. Ecco perché, pur di non togliere questa possibilità alla cittadinanza, Bellaria si disse disponibile a valutare l’acquisto della Ticinella attraverso Spes, la società municipalizzata che già gestisce il centro natatorio comunale di via Palestro.
Il rilancio del Ticino
Per lo stabile con annessa piscina scoperta (immersi in un parco di oltre 15mila metri quadrati a ridosso del ponte che collega la Lombardia alla sponda piemontese del Ticino nel Comune di Varallo Pombia) il prezzo di mercato, consultabile on line, allora era di 360mila euro, ma non è detto che il nuovo proprietario possa averla spuntata a una cifra inferiore. In municipio poco sanno sui nuovi acquirenti e sui loro progetti, ma si dicono felici che un privato abbia deciso di investire su un luogo dalle potenzialità indiscutibili. Il Comune sarebbe intervenuto come investitore soltanto se non ci fosse stata altra possibilità di sottrarre la Ticinella da un destino sbagliato e difforme dalla vocazione dell’area. Il club si trova infatti in una zona della città al centro di una trasformazione più ampia in chiave turistica e ambientale iniziata con la riqualificazione della diga del Panperduto e che proseguirà con la futura sistemazione della frana del Belvedere, dove si prevede una terrazza panoramica e un collegamento pedonale tra Somma Bassa e la riva del Ticino.
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