Legnano, Brumana in pressing su Radice: depositata un’interrogazione dopo l’altra

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LEGNANO – Lo aveva promesso: nessuno sconto alla giunta di centrosinistra, pure vittoriosa al ballottaggio grazie anche a una parte dei voti da lui ricevuti nel primo turno. Ed è stato di parola. Franco Brumana, ex candidato sindaco e ora consigliere comunale della lista civica Movimento dei Cittadini, “pressa” l’Amministrazione Radice a colpi di interrogazioni: sono già quattro quelle presentate nel ruolo annunciato di «controllore e all’occorrenza critico feroce». Nei giorni scorsi i rilievi del consigliere hanno avuto come oggetto l’Accam (nella foto in alto) e l’emergenza Covid, ora tocca al reddito di cittadinanza. Brumana chiede alla giunta di servirsi dei beneficiari del reddito di cittadinanza per Progetti utili alla collettività (Puc) in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni pubblici, per un minimo di 8 ore settimanali estendibili a 16 ore con il consenso del precettore del reddito, come previsto dalla legge. «Non è noto – rileva – quanti cittadini legnanesi usufruiscono del reddito di cittadinanza, ma si può presumere che siano oltre 700, visto che a Gallarate sono 715 su un totale di 54.000 residenti. Una parte di essi è esentata dalla prestazione per i Puc, ma la maggior parte se ne deve fare carico. Sarebbero importanti opportunità per il Comune, ancora più rilevanti nell’attuale periodo di emergenza perché risulterebbe disponibile un numero enorme di ore lavorative gratuite per fronteggiare i molteplici nuovi bisogni. Si potrebbe anche far fronte efficacemente alle “piccole cose”, che l’attuale Amministrazione di Legnano ha dichiarato di avere tanto a cuore da prevedere un apposito assessorato».

«Chiarezza sull’asta dell’ex piattaforma di via Menotti»

In  precedenza, Brumana aveva interrogato la giunta sulla vendita all’asta della ex piattaforma ecologica tra viale Sabotino e via Menotti per sapere, fra l’altro, «se considera che l’edificazione di circa 40.000 metri cubi sul terreno messo all’asta sia conforme all’interesse pubblico ad una corretta pianificazione urbanistica della città; quale sia la situazione patrimoniale economica e finanziaria di Legnano Patrimonio srl e in particolare se corrisponde al vero che  il debito di questa società, garantito da un’ipoteca per il finanziamento contratto con la Banca di Legnano, ora Banco Bpm spa, ammonta a circa 4.800.000 euro; se nella vicenda ravvisa responsabilità per danno erariale o per altre ragioni; e se verrà avviata in tempi brevi una revisione dell’attuale Pgt quantomeno al fine di porre rimedio alle varie previsioni di insediamenti edilizi di dimensioni esagerate e sproporzionate rispetto alle condizioni del mercato immobiliare nonché a ingiustificati consumi di suolo, come nel caso del terreno in questione».

Perplessità del consigliere sul “sindaco di notte”

Il consigliere civico ha infine criticato l’idea di Lorenzo Radice di istituire un “sindaco di notte”, ovvero di delegare un membro del Consiglio comunale ad occuparsi dei problemi della città nelle ore notturne, ovviamente non in periodi di coprifuoco. «Il nuovo sindaco – rileva Brumana – ha già dato prova della sua fantasia con le denominazioni degli incarichi conferiti ai suoi assessori; attendiamo ora i provvedimenti concreti di cui ha bisogno la città. Per ora gli segnaliamo che non serve una delega a un consigliere comunale , che dopo essersi informato presso la Polizia Locale riferisca alla giunta senza poter  fare altro. L’assessore Pavan dispone già di una delega alla salute, alla sicurezza e alla Polizia locale e quindi  di tutte le competenze necessarie: non avrà  bisogno di un inutile duplicato».

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