Somma, le nomine della Bellini diventano un caso. «Non c’è trasparenza»

Somma nomine cda bellini

SOMMA LOMBARDO – Le nomine del cda della Fondazione Bellini sono ormai un caso dopo il tentativo (per ora) fallito del centrosinistra di spodestare Silvio Pezzotta dalla presidenza ed egemonizzare l’organo di gestione della casa di riposo. I quattro gruppi di opposizione (Lega, Forza Italia, Siamo Somma e Fratelli d’Italia) hanno protocollato oggi 31 luglio la richiesta di una Commissione Socio-educativa urgente per discutere in merito ai dubbi sollevati dai vertici della struttura sulla regolarità delle nomine di Ciro Cipriano – residente fuori Comune in difformità con lo Statuto – e Renzo Cunati.

Bastava una telefonata

Sulla vicenda, scoppiata lo scorso 27 luglio, sono arrivate oggi le prime dichiarazioni del centrosinistra. E’stato il sindaco Stefano Bellaria a rilasciarle a Varesenews: «Analoghe difformità si erano verificate anche quattro anni fa con la nomina di un componente in quota Forza Italia che viveva ad Arsago senza che nessuno avesse a che dire, ma va bene. Non ci sono problemi, si facciano tutte le verifiche opportune e se emergeranno problemi prenderemo serenamente altre decisioni. L’importante è che la casa di riposo funzioni e a volte con una semplice telefonata si possono sollevare dubbi senza ricorrere a lettere ufficiali».

Preoccupati e poco convinti

Le parole del sindaco non convincono però le opposizioni che attraverso la capogruppo di Fratelli d’Italia, Manuela Scidurlo, vanno al contrattacco: «Abbiamo chiesto la convocazione di una commissione urgente al fine di meglio chiarire le nomine della Fondazione Bellini. Ci preoccupano e non poco le questioni sollevate dal presidente in carica. Non ci convincono le dichiarazioni del sindaco, lo statuto è stato modificato due anni fa, e l’articolo 8 è stato coinvolto da questa modifica. Comuque se nel passato è stato fatto qualche errore non dovrebbe essere ripetuto». Aggiunge il consigliere di opposizione: «Tutti abbiamo a cuore il presente e il futuro della Fondazione ed è per questo che chiediamo trasparenza. Bellaria dice che “bastava una telefonata”, ma non è vero. Alberto Barcaro (Lega) ha chiesto in conferenza capigruppo lo statuto dell’associazione Pro Bellini, che ha permesso a Cunati di essere nominato,  e ancora lo stiamo aspettando. Se non vengono evase nemmeno le richieste ufficiali come possiamo credere che basti un colpo di telefono?».

LEGGI ANCHE:

Somma nomine cda bellini – MALPENSA24