SOMMA LOMBARDO – La piscina comunale di Somma Lombardo ha ufficialmente riaperto oggi, 23 agosto. A un anno e mezzo dal primo lockdown e con l’attività sportiva minata dalle continue chiusure forzate per via dell’emergenza sanitaria, la struttura di via Palestro è di nuovo pronta ad accogliere in vasca gli atleti. Si era deciso di aspettare la fine dell’estate, considerato il periodo meno indicato per riaprire un impianto al coperto: è bassa stagione, la gente sceglie luoghi all’esterno e le casse finiscono per risentirne. Meglio aspettare. Ora, almeno da questo punto di vista, si può tirare un respiro di sollievo. Ma resta meno rosea la situazione economica. Non è una novità che il settore dello sport sia stato tra i più colpiti dalle restrizioni. E la piscina di Somma non è stata da meno. «La situazione è difficile», ammette il presidente di Spes Sport, Stefano Maggiora. Sì, perché, a conti fatti, dall’inizio della pandemia si parla di una perdita complessiva di circa 140mila euro.
La situazione economica
Le lunghe chiusure, certo, ma a mettere in difficoltà sono stati anche i «pochissimi aiuti economici sbandierati dal governo, che sono briciole». E, a fronte della situazione, qualche prezzo dovrà essere rivisto. In particolare si parla solo di un piccolo aumento previsto sul biglietto del nuoto libero, «adeguandoci anche alle altre strutture del territorio, ma mantenendo comunque il costo più basso», precisa Maggiora. Un adeguamento che ricade anche sui pacchetti da dieci ingressi. Diverso, invece, per gli abbonamenti, che resteranno invariati: «Visto il disservizio forzato, non abbiamo voluto incidere ulteriormente».
A breve verrà anche presentato il bilancio sul 2021, già posticipato per «capire l’andamento della pandemia e le tendenze sulle aperture». Bilancio che è stato approvato «con un piano triennale di valutazione per monitorare conti e costi». Intanto, come detto, da inizio pandemia a oggi si parla di una perdita intorno ai 140mila euro. Anche se «è già stato stabilito con Spes e con il socio unico come andrà per la copertura di bilancio. E ripartire confidando nella gente che viene a dare man forte. Perché un impianto funziona se le persone lo usano. Saranno loro il vero indice per il futuro».
La gestione degli abbonamenti
Ora che l’attività riparte a pieno regime, con anche la possibilità di utilizzare gli spogliatoi dopo aver nuotato, si torna sulla questione abbonamenti in sospeso. «La linea è di dare la possibilità a chi aveva pagato di recuperare la sua parte di quota», prosegue il presidente di Spes Sport. «Ovviamente non è stato possibile concedere un rimborso come liquidità, ma si sta lavorando perché nessuno ci rimetta». Un punto di domanda anche sulla questione Green Pass, ora indispensabile per fare attività sportiva. «Siamo convinti (e lo conferma anche la responsabile della piscina, Marina Febbraio, ndr) che la gente si renda conto che è l’obiettivo prefissato per uscire dalla crisi sanitaria: più si vaccina e più si va incontro alla normalità».
«Una perla rara»
In ogni caso, il desiderio di pensare in maniera positiva resta forte: «Con grande volontà, nostra e del Comune, puntiamo a mantenere operativo un servizio che riteniamo importante per la comunità. Sia ludico, che sociale». E ancora: «Noi spingiamo in questa direzione, lo sport è salute. E quindi vuol dire limitare le malattie e i costi sociali di altro genere». In questo periodo di stop, infatti, non sono mancati gli interventi di manutenzione ordinaria, come la riqualificazione del bordo della vasca piccola, «che era al limite della capacità di utilizzo». Ora si confida nella ripresa, «anche grazie ai soci per la fiducia nei lavori portati avanti in questi anni, per la comunità e per la piscina di Somma, che è una perla rara nel mondo delle gestioni da parte delle entità comunali. Speriamo di continuare a offrire un servizio nel migliore dei modi».
Piscina comunale di Somma: il ritorno in vasca solo a fine agosto