SOS per la RSA Accorsi di Legnano: Olgiati (M5S) interroga il ministero della Salute

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LEGNANO – Approda al governo il caso della RSA Accorsi di Legnano, dove in assenza di qualsiasi comunicazione ufficiale si rincorrono voci sempre più allarmanti sulle conseguenze dell’epidemia di coronavirus. Il deputato dei Cinque Stelle Riccardo Olgiati ha presentato oggi, giovedì 23 aprile, una interrogazione al ministero della Salute per sollecitare un suo intervento «nel tentativo di porre rimedio a una situazione che desta una grave preoccupazione negli operatori, negli ospiti e nelle famiglie che non meritano di essere trattati in questo modo. Quello che sta succedendo alla casa di riposo – incalza Olgiati – ha dell’incredibile: si parla di quasi 30 morti e più di 12 ricoveri in una struttura con una capienza di un centinaio di persone. Ma la cosa più incredibile è doversi esprimere per sentito dire perché la cooperativa che gestisce la struttura, la KCS Caregiver, è totalmente in silenzio».

«ATS e Regione devono intervenire subito»

Come emerso nei giorni scorsi e ripreso dal parlamentare, «i familiari dei residenti non hanno più alcuna notizia dalla struttura, per un periodo di tempo erano state sospese anche le videochiamate con gli ospiti, le poche notizie che filtrano arrivano da operatori che trovano il coraggio di darle nonostante la paura di perdere il lavoro. Come può una cooperativa, tra l’altro un colosso di enormi dimensioni, abbandonare a se stesse le famiglie e, a giudicare dai numeri, anche gli ospiti, in un momento del genere? ATS e Regione Lombardia devono intervenire al più presto. Non c’è più un minuto da perdere o tra qualche giorno in quella struttura di ospiti non ce ne saranno più. Ci sono medici inviati dalla Protezione Civile che Regione Lombardia smista sul territorio sulla base dell’urgenza: oggi l’urgenza si chiama RSA Accorsi e spero che presto qualcuno di questi medici possa essere destinato alla struttura, anche perché operatori e infermieri sono drasticamente diminuiti a causa del contagio che non ha risparmiato nemmeno loro».

Brumana: «Si rischia una strage»

Anche per il candidato sindaco del Movimento dei cittadini, Franco Brumana, «occorrono interventi straordinari e immediati altrimenti succederà un’ecatombe. I parenti dei ricoverati invocano aiuto. La situazione risulta sempre più drammatica anche se non vengono diffuse notizie per una censura imposta dalla RSA. Da indagini svolte dai parenti, risultano 27 decessi dai primi di marzo, di cui la gran parte attribuibili al coronavirus. Molti dipendenti sono a casa perché presentano i sintomi del virus e la carenza di personale impedisce un’adeguata assistenza. Un’anziana è stata ricoverata di urgenza e in pericolo di vita perché disidratata. Risulta poi – rincara Brumana – che ospiti dimessi dall’ospedale siano stati inseriti nella RSA anche se affetti dal virus e sembra che la quasi totalità degli ospiti sia ammalata».

La contrada Sant’Erasmo vicina alla Fondazione

Grazie ai generosi contributi di tutti i concilieri, ai quali va la più sentita gratitudine della reggenza biancazzurra, la Contrada Sant’Erasmo ha potuto donare macchinari sanitari alla Fondazione Sant’Erasmo: un aspiratore chirurgico e un concentratore di ossigeno che saranno impiegati nella cura delle persone ricoverate nell’omonima RSA. In questo periodo di grande difficoltà per tutta la comunità e in particolare per queste strutture sanitarie, la Contrada del Corvo ha voluto confermare la sua vicinanza e il suo sostegno concreto al territorio e ringraziare, con questo gesto, tutto il personale della Fondazione impegnato nell’assistenza ai più deboli nella lotta contro il coronavirus. In una lettera, i vertici della Fondazione hanno ringraziato la Contrada «per il generoso gesto» ed espresso «la più viva riconoscenza a nome della nostra RSA e dell’intera Fondazione».

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