Dramma alla RSA Accorsi di Legnano, i parenti: «Almeno 20 decessi su 100 ospiti»

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LEGNANO – «Non siamo in possesso di dati chiari, ma crediamo che ad oggi ci siano stati circa 20-25 decessi su 80-100 ospiti. Negli ultimi giorni ne contiamo sempre di più, forse 2-3 al giorno. Partono anche le ambulanze, che per noi sono delle speranze». È l’ultimo, drammatico aggiornamento dei familiari degli ospiti nella RSA “Luigi Accorsi” di Legnano, che dall’inizio dell’emergenza sanitaria lamentano la mancanza di notizie e di trasparenza da parte dei gestori della struttura. Alcuni familiari hanno presentato in proposito un esposto alla Procura di Busto Arsizio e sono ora in attesa di sviluppi. «Nelle ultime ore – fanno sapere – sembra che si sia sbloccato qualcosa con l’ATS della Città metropolitana di Milano. Restiamo in attesa di vedere finalmente un loro intervento con uomini, mezzi, medicine, presìdi sanitari: tutto quanto serva ad aiutare i nostri cari».

«Personale decimato, struttura alla deriva»

I parenti degli anziani nella RSA si sentono «come su una corda tesa. Le informazioni sui nostri cari – denunciano – sono sempre scarse e dobbiamo dire che da parte di KCS (il consorzio che gestisce la struttura, nda) – non vediamo svolte. Abbiamo sempre più fortemente sollecitato un contatto con loro, ma sembrano tuttora latitanti. È semplicemente penoso far rilevare che, forse, un minor cinismo e una maggiore trasparenza con i parenti avrebbe evitato di arrivare così in fretta a una situazione di tale gravità». Talmente grave che, oltra al coronavirus, gli anziani della RSA devono fare i conti anche con altri rischi per la loro salute: «Alcuni dei nostri parenti che sono stati ricoverati riportano segni di abbandono e disidratazione. Il sotto organico porta a queste conseguenze atroci. Ormai non ci stiamo ponendo più la domanda di quanti fra i nostri cari siano positivi. La struttura da quanto riusciamo a capire è alla deriva, con il personale decimato».

«A rischio anche chi vi lavora»

A proposito del personale sanitario, sempre i familiari degli ospiti riferiscono di aver appreso «in via ufficiosa e indiretta che è sottoposto a un enorme stress e a un grave rischio per la sua stessa salute. Fra le notizie che abbiamo raccolto in questi giorni, c’è quella che molti di loro si sono presentati ai Pronto Soccorso con sintomi Covid. In particolare, molti si sarebbero ammalati negli ultimi tempi mentre l’epidemia dentro la RSA progrediva. Si dice che almeno una decina di loro siano risultati positivi. Esprimiamo la nostra vicinanza a questi lavoratori della salute che si sono ammalati o sono messi a rischio non solo per colpa del virus, ma anche per scelte sbagliate che hanno subìto. Se non si fosse capito – concludono – siamo sempre stati dalla vostra parte ragazzi».

La Sant’Erasmo cerca infermieri

Alla RSA Sant’Erasmo le maggiori difficoltà, a livello di organico, riguardano gli infermieri. La RSA rinnova l’appello affinché chiunque abbia titoli e disponibilità valuti con favore la possibilità di venire in soccorso. Attualmente sono 41 gli operatori in malattia (21 dei quali hanno fatto il tampone, rilevando 13 casi di positività) e la percentuale di assenti rispetto all’organico-base supera il 46%. Al fine di garantire la continuità e la qualità del servizio, la Direzione ha deciso di chiudere uno dei 6 reparti accorpando tutto il personale disponibile negli altri 5. L’ultimo bollettino diffuso oggi, mercoledì 22 aprile, dalla Fondazione che gestisce la RSA riferisce che entro venerdì saranno eseguiti i tamponi per tutti gli ospiti, che ammontano a 91: rispetto a una settimana fa la comunità si è ridotta di altre 3 unità (uno solo dei decessi è da imputare al Covid-19). Le famiglie degli ospiti sono costantemente informate sulla situazione attraverso le ragazze del servizio animazione. Dall’inizio di marzo a oggi, le videochiamate tra gli anziani e le loro famiglie sono state 250; per coloro che accusano difficoltà di comunicazione sono state garantite videoriprese (240). Numerose anche le telefonate tra il servizio animazione e i parenti degli ospiti.

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