SOS per la RSA Accorsi di Legnano: «Trenta ospiti con i sintomi del virus»

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LEGNANO – Allarme per la situazione sanitaria alla RSA “Luigi Accorsi” di Legnano. A lanciarlo oggi, lunedì 13 aprile, è il candidato sindaco del Movimento dei cittadini, Franco Brumana, che ha raccolto le segnalazioni dei parenti di alcuni ospiti della struttura in via Guidi (zona Canazza). «I parenti dei ricoverati – lamenta Brumana – sono angosciati e in agitazione. La cooperativa KCS che gestisce la struttura si rifiuta di dare ogni informazione e dichiara di aver comunicato i dati sul coronavirus all’ATS, che a sua volta non dà notizie. Il personale non fa trapelare alcunché». I nostri tentativi di contattare i responsabili della RSA per raccogliere informazioni non sono finora andati a buon fine, complice forse il giorno festivo. La cooperativa sociale Consorzio KCS Caregiver, con sede operativa ad Agrate Brianza (MB), risulta la prima società italiana per fatturato, dimensioni e diffusione (è presente in 13 regioni e 43 province) nella gestione di strutture specializzate per la terza e quarta età.

Brumana: «Inaccettabile il silenzio del gestore»

Secondo quanto risulta a Brumana, il primo piano della RSA sarebbe stato riservato a coloro che presentano i sintomi del virus, che sarebbero circa 30 su un centinaio. «Sembra che vi sia stato un decesso per il Covid-19 – riferisce l’avvocato legnanese – e che un paziente sia stato ripreso nel ricovero dopo la sua dimissione dall’ospedale (copione già visto, con gravi conseguenze, alla RSA Sant’Erasmo, nda). Questi fatti però non sono certi per la censura imposta dalla cooperativa. Risulta che alcuni abbiano telefonato al loro parente ricoverato, senza ottenere risposta. La cooperativa ha comunque dichiarato che darà notizia ai parenti di eventuali decessi. Possiamo immaginare che cosa stia provando chi ha un genitore ricoverato. Il comportamento della cooperativa – conclude Brumana – è intollerabile ed è necessario che chi di dovere intervenga immediatamente».

Radice: «Comune attivi coordinamento tra RSA e RSD»

Sulla vicenda è intervenuto anche il candidato sindaco del centrosinistra, Lorenzo Radice, chiedendo che «il Comune attivi subito un coordinamento tra le RSA e RSD (residenze per anziani e per disabili) di Legnano per dare informazioni alle 2.000 famiglie che hanno parenti fra gli ospiti e i lavoratori. Bisogna stare vicini alle famiglie – raccomanda Radice – e dare loro tutte le informazioni e spiegazioni del caso, come fatto già da alcune realtà. Non comunicare, in una situazione così delicata, non funziona. E chi non lo fa, sbaglia».
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