Spese per la tutela dei minori: la Lega “chiama” il governo, il Pd la Regione

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Emanuele Monti (Lega) e Samuele Astuti (Pd)

MILANO – Tutela dei minori e disagio giovanile. Se n’è discusso in commissione in Regione Lombardia sulla base della relazione prevista dalla norma che recita “Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale’ – Clausola valutativa”. Argomento tutt’altro che irrilevante per l’ingente spesa sostenuta dai Comuni per il pagamento delle rette per l’accoglienza dei minori nelle comunità residenziali nell’ambito degli interventi in ambito sociale: milioni e milioni di euro ogni anno.

Afferma Emanuele Monti, presidente della commissione Sanità della Lombardia: “Il fondo Sociale Regionale contribuisce alla copertura di tali oneri in una percentuale variabile e lo sforzo di Regione Lombardia è sempre massimo ma è necessario che il governo non ignori il grido d’allarme dei nostri sindaci”. In altri termini, l’esponente leghista chiede al governo più risorse. E ancora: “La tutela dei minori e il contrasto al disagio giovanile, esponenzialmente aumentato con il covid, sono funzioni delicate per i Comuni, specialmente in un periodo di particolare difficoltà economica anche delle casse pubbliche. Per questo ci siamo impegnati a tutti livelli, con una mozione in consiglio regionale e con disegni di legge in Parlamento perché il governo non ignori questa priorità che tanti sindaci denunciano da tempo. Chiediamo più risorse per poter continuare a mettere al centro dell’azione amministrativa locale la persona, nonostante l’aggravio di costi che si sta verificando” .

Sul versante delle opposizioni interviene Samuele Astuti, del Partito democratico. Il quale, però, si rivolge principalmente proprio alla Regione, invitandola a sua volta a supportare le spese dei Comuni relative ai minori affidati dai Tribunali. Astuti rivendica un’iniziativa del suo gruppo che impegna la giunta Fontana ad intervenire, e spiega: “I Comuni sono in prima linea di fronte alle esigenze sociali dei loro concittadini ma sono in grande difficoltà, sia per l’aumento di spese come quella dei minori a loro affidati, in modo totalmente aleatorio, sia per l’impoverimento delle risorse umane a disposizione, con la progressiva diminuzione degli assistenti sociali e la precarizzazione di questi ruoli. È un problema vero, perché i Comuni si possono trovare di punto in bianco con uno, due, tre minori affidati e le risorse a bilancio per le politiche sociali vengono prosciugate, mentre il sindaco non ha nemmeno più il personale di supporto su cui poter contare. Non esiste, infatti, un fondo specifico a cui attingere per queste spese, e certamente le altre esigenze sociali non diminuiscono. L’assessore regionale Locatelli ascolti questa legittima richiesta dei Comuni e dia corso a quanto tutte le forze politiche, su iniziativa del Pd, oggi hanno rivolto alla giunta regionale e al suo assessorato.”

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