Startup, un aiuto oggi per non chiudere domani

GALLARATE – Su cento Startup che nascono in provincia di Varese, tre chiudono nel primo anno. Addirittura una su quattro entro i primi quattro anni. Una buona idea, dunque, non basta. Occorre predisporre un progetto solido dal punto di vista economico e finanziario. Attraverso il protocollo siglato questa mattina, 26 luglio, a Palazzo Borghi, Confartigianato Imprese Varese e il Comune di Gallarate puntano a sostenere l’autoimprenditorialità, offrendo consulenza gratuita a chi vuole mettersi in proprio. Si tratta di un progetto pilota, della durata di un anno, inedito in provincia di Varese.

Tanti aprono, troppi chiudono

«L’idea non basta, serve un business plan credibile», spiega Davide Galli, presidente di Confartigianato Imprese Varese. «E noi, attraverso questo protocollo, vogliamo offrire ai nuovi imprenditori gallaratesi tutto il supporto necessario nella delicata fase di avvio». Un’impresa che chiude, infatti, genera debiti, con ripercussioni in ambito sociale per le famiglie coinvolte e la frustrazione personale di chi, magari, ha investito tutti i suoi risparmi in un progetto che era fallimentare in partenza. «Vogliamo meno aziende, ma che durino di più», sottolinea il sindaco Andrea Cassani, sintetizzando la finalità del progetto. «Spesso basta un buon consiglio, da un esperto, per evitare un fallimento assicurato».

Assistenza gratuita

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Il protocollo d’intesa, firmato da Galli e dall’assessore alle Attività produttive Claudia Mazzetti, pone il Comune come facilitatore d’impresa. E’un progetto, spiega la componente dell’esecutivo Cassani, che parte da un’analisi dettagliata del tessuto economico cittadino, ancora a forte vocazione manifatturiera. Un totem informativo verrà posizionato di fronte all’Ufficio anagrafe e una serie di incontri promuoveranno l’iniziativa. «Tra sei mesi trarremo un primo bilancio: la nostra speranza è aver aiutato tanti nuovi imprenditori». La consulenza è in ambito finanziario, commerciale e amministrativo e non è riservata soltanto al mondo produttivo dell’artigianato. Si potranno avvicinare tutti coloro che stanno avviando un’attività, qualsiasi sia il campo d’azione. «A volte c’è troppa superficialità nell’avvio di un’impresa», confessa Vincenzo Smurra, vicedirettore di Confartigianato Imprese Varese. Con il protocollo di Gallarate si vuole evitare proprio questo.

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