STEFANO DONATI: “Ok i playoff, ma se non si riesce a giocare entro luglio meglio annullare”

 

Si prova a parlare di calcio, anche se è complicato discuterne con il Coronavirus che incombe. Il futuro del calcio italiano resta un grande rebus. Lo è anche per il giornalista sportivo, popolare volto televisivo, Stefano Donati.

“Adesso – dice il giornalista – è inutile fare ipotesi, scegliere adesso non ha senso, prima cosa è risolvere la questione sanitaria. Se si riesce a ripartire per giugno, si può pensare di giocare a giugno e luglio, ma è un’ipotesi ottimistica. C’è da risolvere nel contempo il problema dei contratti in scadenza. Devono trovare il sistema attraverso cui i contratti possano essere prolungati automaticamente fino alla fine del campionato. Nell’ipotesi più pessimistica non si riuscisse entro giugno, con tempi ridotti, non scarterei invece i playoff. Ad esempio la Juve testa di serie numero 1 avrebbe il vantaggio di due risultati su tre. Un playoff tra le prime 4, 6, anche 8 squadre”.

Ipotesi ultima: annullamento

“Nel caso in cui si vada oltre luglio – ha spiegato – annullerei la stagione e cristlazziamo la classifica non per assegnare lo scudetto ma solo per consegnare all’Uefa i posti delle coppe europee. A quel punto mi concentrerei sulla stagione successiva. A un certo punto ci si deve arrendere al fatto che c’è qualcosa di superiore che impedisce di andare avanti con la stagione attuale.
Secondo me si arriverà al congelamento degli stipendi dei giocatori. Per fortuna i calciatori si trovano in condizioni molto più agevolate dei normali lavoratori. Non facciamoci problemi a pensare di tagliare alcuni stipendi. Deve essere del tutto fisiologico. Lo hanno fatto quelli del basket. Tutti stanno perdendo qualcosa. È accettabile anche per i calciatori”.

Messaggio ai naviganti sull’emergenza

“Il messaggio che deve passare – sottolinea Donati – è che tutti devono stare a casa. Io ho la passione per le passeggiate a cavallo e mi pesa non poter cavalcare, ma in questo momento dobbiamo stare a casa. In questi giorni di divieto mi è capitato di vedere sui social diverse persone a cavallo e vorrei ricordare loro che non conta essere da soli, perché nel caso di un incidente ad esempio dovrebbe intervenire il 118 con i suoi soccorritori, ma quell’ambulanza potrebbe servire a qualcuno gravemente malato di Coronavirus. E dunque evitiamo di comportarci in modo egoistico”.

Stefano Donati playoff-MALPENSA24