Attraversa a nuoto lo stretto di Messina in ricordo del fratello scomparso

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GALLARATE – Ha attraversato a nuoto lo stretto di Messina sfidando meduse e correnti avverse. Massimiliano Ferrario è un dipendente aeroportuale a Malpensa che nel nuoto in acque libere ha trovato la sua vera passione. La sua ultima impresa, compiuta il 5 settembre in un’ora e venti minuti, la dedica al fratello Danilo, morto per un tumore nel 2010. Proprio quando Massimiliano ha iniziato a nuotare.

La traversata

«L’idea è nata da alcuni amici che si erano già cimentati in questo prova negli anni passati. L’iscrizione è avvenuta a gennaio per una delle cinque o sei date stabilite tra giugno e settembre. La società che le organizza è la “Colapesce Primo” di Giovanni Fiannacca, per tantissimi anni detentore del record di traversata dello stretto». Tuttavia, nel percorso che va da Torre Faro in Sicilia a Villa San Giovanni in Calabria, le difficoltà non mancano. L’atleta di Gallarate racconta com’è andata: «I pericoli principali sono le correnti e le meduse, infatti sono stato punto da una di loro. Inoltre la salinità era molto elevata. Di solito si parte in gruppi di due, tre o quattro persone, insieme a una barca d’appoggio con a bordo un medico e un bagnino esperto della zona. C’era una corrente leggermente forte, poi per tutto il tragitto è scomparsa e quando siamo arrivati in Calabria l’abbiamo trovata a nostro favore. Ci ha aiutati».

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Le imprese passate e future

Massimiliano, che lavora a Malpensa per Airport Handling occupandosi di carico e scarico bagagli, fa parte di “Hic Sunt Leones”, associazione varesina di triathlon che a luglio organizza la traversata del lago di Monate. Il quarantaquattrenne vanta già molte gare lunghe alle spalle, come la quattordici chilometri del Lago d’Orta, il Naviglio Milanese, Monte Isola sul Lago d’Iseo o l’Angera-Arona. Proprio sul Lago Maggiore nel 2010 è iniziata la sua passione. E non finisce qui: «Dedico l’impresa dello stretto di Messina a Danilo, che nuota sempre al mio fianco. Per il futuro progetto la venticinque chilometri sul Naviglio insieme alla mia amica Cristina Di Tullio, atleta della nazionale paralimpica che a Dubai a marzo difenderà i colori italiani. Dopodiché mi piacerebbe fare Alcatraz e il Bosforo».

stretto messina traversata – MALPENSA24