Striscione omofobo alla manifestazione. Arcigay Varese: «Piazza indifferente»

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VARESE –  Non sono mancati gli striscioni alla manifestazione di protesta contro dpcm e coprifuoco andata in scena ieri sera, martedì 27 ottobre, in piazza Monte Grappa. E tra questi, uno in particolare ha destato indignazione: quello greve contro il premier Giuseppe Conte e Rocco Casalino, issato sopra la struttura prefabbricata collocata sul lato della piazza più prossimo alla Camera di commercio. E salutato con un applauso da più di un manifestante.

A prendere posizione in maniera ufficiale contro quanto scritto: “Casalino ricchione, Conte il suo pappone” è Arcygay Varese «Lo striscione è rimasto esposto per diverso tempo nella completa indifferenza della piazza – denuncia Giovanni Boschini, presidente Arcigay Varese – Democratiche e legittime proteste di piazza non possono trasformarsi nell’ennesimo attacco violento all’orientamento sessuale delle persone. I commercianti e le persone che esprimono il proprio dissenso civilmente non dovrebbero mischiarsi a certe manifestazioni e dissociarsi con forza e convinzione da questi accaduti, senza restare indifferenti come invece è accaduto ieri sera. Il dissenso, quando è democratico e legittimo, non può e non deve trasformarsi in violenza».

Non è chiaro chi dei presenti in piazza abbia portato e srotolato lo striscione, che è rimasto esposto per qualche minuto. In realtà però Francesco Tomasella, organizzatore della protesta, che al momento dell’esposizione stava ancora parlando al microfono ha preso le distanze da quanto accadeva sulla copertura del prefabbricato in piazza, senza però chiedere la rimozione.

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