Sulla Variante al Pgt il Pd di Gallarate dà i numeri e dice bugie

Canziani pgt gallarate

Dopo le recenti esternazioni del Pd apparse sulla stampa locale sono giunto alla convinzione che chi si sia occupato dello studio della documentazione attinente la seconda variante del Piano di governo del territorio intenda solo alimentare sterili polemiche. I metri quadri riferiti al supposto consumo di suolo sono passati dai 52.000 di sabato 16 febbraio a 232.851 di mercoledì 20 febbraio a, notizia di questa mattina, ben 750.000. E’ evidente che siamo di fronte a un partito che sta letteralmente dando i numeri e invece dovrebbe, come più volte è stato chiesto, indicare quali sono quelle zone del territorio di Gallarate che diventerebbe edificabili in seguito all’approvazione della variante. La risposta è un imbarazzante silenzio in merito condito da una serie di notizie che non rispondono a verità. Per l’ennesima volta (ma sarà l’ultima) ribadisco che questa variante prevede il consumo zero del suolo e ha la caratteristica di avere un bilancio ecologico positivo, è scritto nei documenti, è confermato dai tecnici estensori del piano e dai funzionari degli uffici comunali preposti. I tentativi di screditare l’operato di tutte le persone coinvolte, incluso l’assessore alla partita Alessandro Petrone, è maldestro, sgradevole e soprattutto privo di evidenza empirica, pertanto la procedura seguirà il cronoprogramma previsto. E’ di poco fa la notizia, appena giunta dall’assessore che la variante è stata pubblicata in data 27 febbraio 2019 sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia. Abbiamo già espresso in tutte le sedi istituzionali previste le motivazioni per cui è corretto che il termine di confronto del bilancio ecologico sia il Pgt Bossi (in quanto l’unico allora vigente). Abbiamo chiarito che l’area di 232.851 mq è un area strategica per lo sviluppo economico della città che non è inserita nel documento di piano come area di trasformazione e non è stata valutata nel rapporto ambientale, conseguentemente nel seguito delle procedure di cui trattasi non è possibile renderla utilizzabile. Di oggi la notizia piddina che si potrà edificare su ulteriori 750.000 in area 336 quando è già stato chiarito che ciò non è possibile (saranno esclusivamente realizzabili interventi connessi alla viabilità in riferimento al nuovo ospedale). Cos’altro dire? Nulla, solo che il risultato raggiunto in ossequio al mandato e all’accordo elettorale (per coloro per cui ha un ancora un valore ovviamente) è sicuramente rivendicato con forza dalla Lega, per cui mi esprimo, ma anche evidentemente dalla maggioranza che l’ha sostenuto, dai consiglieri che comunali che l’hanno votato e dall’assessore alla partita, con evidenza della sintonia sul tema della nuova programmazione urbanistica tra le parti coinvolte che non deve in alcun modo essere messa in discussione. Ora che è chiaro al mondo intero che abbia facoltà e volontà di comprendere le cose nella loro reale consistenza che oggi non consumiamo alcun nuovo suolo e che domani noi o chi verrà potrà porre nell’agenda politica la dinamica dello sviluppo e della espansione sostenibile dal punto di vista ambientale e funzionale alla crescita e al rilancio economico della città. E’ venuto il momento di porre fine a questo imbarazzante teatrino dell’assurdo.

Corrado Canziani
(Lega Gallarate – Presidente della Commissione Territorio)

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