Croci: «Sumirago virtuosa nell’affrontare la crisi». I primi interventi economici

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SUMIRAGO – Tari, buoni spesa e rette dell’asilo sono i primi settori nei quali il Comune di Sumirago intende intervenire per arginare i danni finanziari provocati all’emergenza sanitaria del coronavirus. Ad annunciarlo è il sindaco Mauro Croci che, riguardo al modo in cui il territorio ha affrontato la crisi, ha dichiarato: «Sono soddisfatto, i nostri concittadini hanno recepito in maniera forte le indicazioni che abbiamo dato loro e sono stati adottati tutti i provvedimenti necessari. Adesso è il momento di muoversi dal punto di vista economico».

Non ci sono casi a Sumirago

«Per la gestione dell’emergenza abbiamo istituito da subito, a metà febbraio quando ci sono state le prime avvisaglie, un’unità di crisi che comprende Protezione civile, sindaco e funzionari del Comune», ha spiegato Croci. «Non abbiamo ancora attivato il COC (Centro Operativo Comunale) perché, anche su indicazioni del prefetto, non è necessario fino a quando non compare un caso sul territorio: a oggi a Sumirago non ce ne sono, né segnalazioni. Ho comunque una linea riservata per ricevere informazioni immediate qualora si verificassero». Come ha aggiunto il sindaco, «la Protezione civile è assolutamente presente sul territorio e abbiamo informato sistematicamente e puntualmente attraverso ordinanze, sito del municipio, newsletter e volantini su norme di comportamento e disposizioni governative: abbiamo fatto tutto il necessario per mettere a conoscenza i concittadini della situazione. Chi deve essere chiuso è chiuso, c’è pochissima gente in giro: alla luce delle verifiche fatte con la polizia locale, si stanno comportando in maniera virtuosa».

Lo spostamento della Tari

«È stata garantita l’attività degli uffici comunali ed è stato attivato un servizio di distribuzione della spesa e dei farmaci. In una situazione di emergenza come questa chi era in difficoltà prima, adesso lo è ancora di più», ha sottolineato Croci. «Ho chiesto ai servizi sociali di attivarsi per l’acquisto di buoni spesa in aggiunta a quelli che prendiamo normalmente. Inoltre stiamo pensando, e ho chiesto di fare uno studio per avere i numeri, a degli interventi sulle rette dell’asilo; lo manterremo in ogni caso come orientamento. Sposteremo certamente il pagamento della Tari, che l’anno scorso avevamo fatto in due rate nel primo semestre dell’anno, mentre in questo saranno tre; vedremo se a partire da luglio o da settembre».

Le possibilità offerte dal decreto

Per quanto riguarda provvedimenti più radicali, bisogna vedere che spazi offre il decreto a sostegno dell’economia di lunedì 16 marzo, fin dove ci si può spingere con gli interventi a favore delle attività, del territorio, e dal punto di vista dei tributi : «Tutti i bilanci comunali – il nostro paga anche lo scotto del piano di riequilibrio – dovranno individuare risorse importanti per dare un aiuto ai nostri concittadini più in difficoltà e al territorio. Bisogna riaprirli e capire che possibilità abbiamo. Un conto sono i mezzi che ci vengono offerti, un altro è individuare gli interventi: per fare un esempio banale, se danno una moratoria sui mutui, quest’anno non li pago e avanzano 200mila euro. Non è che posso lasciarli lì e vedere poi come spenderli: devo andare a individuare immediatamente quali interventi fare. Se non ne ho da fare non posso sottrarmi all’onere di pagare i mutui».

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