Superare il disagio della sordità. Una sfida che si può vincere

sordità progetto udire

LONATE POZZOLO – Mettere il paziente al centro, e accompagnarlo in un percorso che, da una condizione di disagio iniziale, può ricondurlo a migliorare la propria qualità della vita.  È così riassumibile la filosofia di Progetto Udire, il centro acustico che dal 2010 offre all’area nord della provincia di Varese professionalità e competenza per chi soffre di problemi legati all’udito. A raccontarne la nascita e lo sviluppo è il titolare Federico Turchi, ospite della redazione di Malpensa24.

Dove opera Progetto Udire e che cosa offre ai pazienti?
Il centro acustico è presente sul territorio da otto anni, con cinque sedi: siamo a Gallarate, Varese, Luino, Malnate, Arcisate. Da due anni, inoltre, collaboriamo con gli Istituti di Ricovero e Cura del Gruppo Iseni Sanità di Lonate Pozzolo, dove effettuiamo gli esami audiometrici tonali e vocali su pazienti indirizzati dall’otorino per ulteriori accertamenti. Attraverso vari controlli non solo misuriamo il livello uditivo della persona ma stabiliamo anche in che termini la perdita dell’udito possa compromettere l’area legata alla comprensione.

I disagi legati alla perdita dell’udito non sono dunque meramente legati all’ascolto.
No, infatti. La sordità, o l’abbassamento dell’udito, non è più l’aspetto determinante. Esso comporta due conseguenze, concomitanti ma separate, che riguardano ciò che si riesce a sentire e ciò che si riesce a capire. Questo secondo aspetto definisce davvero il disagio sociale di chi vive la perdita dell’udito. Molti studi concordano nel sostenere che l’abbassamento dell’udito peggiora in generale la qualità della vita perché si alterano le capacità cognitive, si perde la capacità di apprendimento, concentrazione e memoria: una situazione su cui si deve e si può intervenire per tempo.

In che modo?
Ci occupiamo anche della vendita e dell’applicazione di apparecchi acustici, con i nostri audioprotesisti. Dopo gli esami, scegliamo l’apparecchio più idoneo rispetto alla condizione uditiva del paziente, ma non finisce qui. Oltre a monitorare continuamente l’apparecchio, seguiamo il paziente lungo un iter di rieducazione, in cui è presente il logopedista, per arrivare anche a un miglioramento della condizione relativa alla comprensione delle parole. L’affiancamento della professionalità umana all’efficienza della macchina è fondamentale, ed è ciò che ci garantisce il successo.

Quali sono le prospettive future?
L’obiettivo è quello di avere altri due centri nei prossimi cinque anni per meglio servire la provincia di Varese, con l’ambizione di essere riconosciuti come miglior centro acustico della zona. Otteniamo risultati che ci vengono confermati dalla stima della classe medica e dalla soddisfazione dei pazienti, tranquilli perché garantiamo tutta una serie di servizi aggiuntivi. In questo modo il paziente non si sente abbandonato, ma seguito in tutto.

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