CARDANO AL CAMPO – L’altra sera in Commissione, il vicesindaco Valter Tomasini ha provato a giustificarsi con i protocolli troppo rigidi da rispettare e ha persino tirato in ballo i sindacati. Sta di fatto che i parchi pubblici di Cardano al Campo restano chiusi. Proprio come la biblioteca, ancora senza una data certa di riapertura. L’amministrazione Colombo, inoltre, è una tra le poche nel circondario che non ha concesso lo slittamento del pagamento Imu e che, al momento, ancora non se la sente di promettere a cittadini e imprese una riduzione della Tari.
Parchi e biblioteche
Le non risposte di Tomasini sono ciò che è emerso maggiormente dalla Commissione dell’altra sera quando Massimo Poliseno (Cardano è) provava semplicemente a chiedere quando l’amministrazione pensava di riaprire la biblioteca. «Non dico a pieno regime, ma almeno nei servizi essenziali non mi sembra impossibile», ha detto il consigliere d’opposizione, trovando soltanto vaghe risposte. Stesso discorso per i parchi, tornati in funzione ormai ovunque da oltre un mese. Tranne a Cardano, dove forse – è parso di capire dalle parole del vicesindaco – i cancelli riapriranno entro la fine di giugno.
Le tasse si pagano
Ma quello che gli altri Comuni fanno non sembra interessare a Tomasini. Lo ha detto chiaramente quando Michela Marchese (Progetto Cardano) ha chiesto se la giunta ha intenzione di ridurre la Tari per le imprese rimaste chiuse durante il lockdown. «Sentirsi dire che state aspettando indicazioni dal governo è un po’ poco», ha sottolineato la rappresentante d’opposizione. Ma il braccio destro del sindaco Maurizio Colombo è stato tranchant: «Abbiamo tempo fino al 30 settembre, nessuno chiede soldi in questo momento ai cittadini per la tassa rifiuti. Quando sarà il momento interverremo».
Nel frattempo il governo, tramite il decreto Rilancio, un’indicazione chiara l’aveva fornita, ovvero aveva dato la possibilità ai Comuni di posticipare l’acconto Imu per venire incontro ai cittadini in difficoltà. Una boccata di ossigeno di cui hanno potuto beneficiare milioni di italiani. Ma non i cardanesi che il 16 giugno hanno dovuto versare la prima rata. Quando c’è da incassare, l’efficienza non manca.