Teatri chiusi, lavoratori dello spettacolo in piazza. Slc-Cgil Varese: «Più risorse»

VARESE – I lavoratori dello spettacolo scendono in piazza dopo la chiusura dei teatri. Anche la SLC-Cgil di Varese aderisce alla mobilitazione nazionale: «Servono più risorse pubbliche per il settore» rimarca il segretario generale del sindacato di categoria, Luciano Pellizzaro. «La SLC Cgil chiede, insieme alle altre organizzazioni sindacali, che le istituzioni e le rappresentanze del governo sul territorio si facciano carico delle nostre ragioni per favorire una risposta giusta e adeguata a questo mondo essenziale per il nostro Paese».

La mobilitazione

«Lavoratrici e lavoratori dello spettacolo in piazza in tutta Italia venerdì 30 ottobre dalle 10,30 alle 13, rispettando le regole anticontagio, per chiedere un intervento urgente sul settore, dopo la chiusura dei teatri fino al 24 novembre dall’ultimo Dpcm». Lo annuncia la SLC-Cgil di Varese, con le parole del segretario generale Luciano Pellizzaro. «È fondamentale che sia le sospensioni di attività, sia quelle legate alla ripresa, vedano un ruolo protagonista delle associazioni datoriali e sindacali più rappresentative».

La situazione

Il momento è difficile: «L’Italia investe in modo insufficiente nel settore dello spettacolo dal vivo ed è necessario un cambio di passo per una più massiccia destinazione delle risorse dello Stato, oltre ad un Codice dello spettacolo adeguato alla ricchezza della Cultura del nostro Paese – sostiene Pellizzaro – è urgente istituire un reddito che riconosca i periodi di lavoro, preparazione e formazione, adottando misure di contrasto al lavoro nero e introducendo una semplificazione delle procedure e agevolazioni fiscali a sostegno di produzione e della programmazione».

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