OJM, Thomas Valentino, “il fischio di Paternicò ricorda gli episodi contro Siena…”

Thomas Valentino Openjobmetis Varese
L'arbitro Carmelo Paternicò

VARESE – Come al solito il consigliere della Openjobmetis Thomas Valentino non si nasconde dietro ad un dito. Mai. Non è nel suo stile ed è la sua forza, piaccia o non piaccia. Così come il General Manager Andrea Conti, che nel post-partita è salito petto in fuori in tribuna stampa e ci ha messo la faccia davanti ai giornalisti.

Il fischio di Carmelo Paternicò e il post partita

In questo video, pubblicato su facebook da Thomas Valentino, si può vedere con precisione la scena incriminata. Ricordiamo l’antefatto. Dopo i due tiri liberi di Toney Douglas, Varese è a +3 a 18” dalla fine (79-76). Coach Massimo Bulleri chiama il time-out e disegna un fallo immediato. Il terzo arbitro Alessandro Perciavalle decide di fare il “curiosone”, va a “spiare” il minuto di sospensione della Openjobmetis e segnala al primo arbitro Carmelo Paternicò (nella foto), con un gesto visibile a tutti in diretta televisiva su Eurosport, l’intenzione di Varese di commettere fallo. Scola fa un onestissimo fallo su Mekowulu. A quel punto Paternicò ha probabilmente già deciso di decidere la partita, ma per lavarsi le mani e la coscienza va al tavolo a rivedere l’azione “incriminata” con l’istant replay. Qualche clamoroso fischio durante la partita (su tutti il 5° fallo di Ruzzier, uno sfondamento completamente inventato) fa correre un brivido di terrore lungo la schiena dei giornalisti presenti in tribuna stampa. E infatti così sarà. Fallo antisportivo a Scola. Morale, parziale di 4-0 per Treviso e buon Natale a tutti i varesini. Nell’incandescente post partita, lungo il tunnel che porta agli spogliatoi, Paternicò avrebbe accusato Andrea Conti di “essere in malafede”. Un episodio confermato dallo stesso Conti ai giornalisti in tribuna stampa. Visti gli episodi della carriera di Paternicò, verrebbe da dire “da che pulpito viene la predica”… E qui ci fermiamo.

Le parole di Thomas Valentino, consigliere della Openjobmetis Varese

“Della partita contro Treviso dobbiamo scindere la parte tecnica dall’episodio finale. E cioè è inaccettabile giocare in maniera indegna, come abbiamo fatto nel terzo periodo, prendendo un’imbarcata di 24-1. E’ oramai da 4 partite che giochiamo così dopo l’intervallo, nessuno sa perché. Abbiamo cancellato probabilmente la miglior Openjobmetis della stagione, ammirata nel primo tempo. Detto questo, però, la pallacanestro è fatta anche di episodi. Nel quarto periodo ri-ribaltiamo l’inerzia del match e passiamo da -10 a +5. E ci ritroviamo di nuovo in mano la partita”.

Il finale e il fallo antisportivo

“Tutto il basket, dalla Promozione alla Nba, sa che gli ultimi 5’ sono caratterizzati dai falli sistematici per giocarsi la partita dalla lunetta. Scola commette un normale fallo di gioco, dà una manata sulla palla, forse con un po’ troppa foga, ma niente di che. Già la “spiata” e la successiva indicazione dell’arbitro Perciavalle durante il time-out è una cosa fuori dal mondo. La scelta di Paternicò di sanzionare il fallo con un antisportivo è una decisione che ci fa perdere la partita, inutile girarci attorno. Questa è la verità dei fatti. E poi le parole dell’arbitro siciliano nel sottopassaggio rivolte ad Andrea Conti (un signore ed un intenditore di pallacanestro come ne conosco pochi) di “essere in malafede” sono inaccettabili, la beffa che conferma il danno.

La decisione (in)dubbia e il ritorno ai fantasmi del passato

“Le regole del basket sono come un DPCM di Giuseppe Conte, sempre interpretabili. Il potere assoluto di un arbitro è un “pollice su o pollice verso” sul destino sportivo di una squadra e sugli investimenti economici di una società. Vogliono farci retrocedere? Non penso alla malafede, anche perché la Pallacanestro Varese è sempre stata propositiva e collaborativa con tutto il mondo del basket. Però un episodio come quello di ieri fa riflettere e mi ricorda, sinistramente, le partite contro Siena. Anche lì si trattava di “episodi”, ma Varese ha subito gravissimi danni sportivi. Poi le “cose strane” sono emerse nel corso degli anni e la giustizia ordinaria e sportiva ha fatto il suo corso. Ripeto, battiamoci il petto per quel terzo periodo, però un arbitro non può decidere una partita in questo modo. Io tuttavia ci credo ancora. A Venezia e contro Treviso la Openjobmetis ha mostrato sprazzi di gioco molto importanti, non certo da ultima in classifica. A Trieste e contro la Fortitudo possiamo vincere e ribaltare l’inerzia negativa della stagione”.

OJM-Treviso: post partita incandescente alla Enerxenia Arena

Thomas Valentino Openjobmetis Varese – MALPENSA24