Tour de France, Caruso: “Cambio ruolo, sono pronto alla sfida”

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Damiano Caruso non si nasconde e in questo Tour, che comincia oggi 1 luglio dalla Danimarca, vuole ottenere un risultato importante. Con il suo decimo posto nel 2020 era stato il miglior italiano alla Grande Boucle e poi lo scorso anno ha conquistato il secondo posto al Giro d’Italia.

«In questo Tour avrò un ruolo diverso rispetto all’ultima volta, sarò leader insieme al mio compagno Jack Haig e cercheremo di raggiungere il miglior risultato possibile». Caruso conosce bene il Tour e sa che ci saranno tutti i corridori più forti. «Sarà sicuramente un compito importante perché puntiamo alla classifica generale e il mio ruolo sarà difficile soprattutto durante la prima settimana. Con la squadra abbiamo deciso di dividere la corsa in fasi e di passarne una per volta, senza guardare troppo avanti. La tappa con il pavè è quella che ci preoccupa di più ma anche quella la affronteremo al momento opportuno».

Il siciliano, come la maggior parte dei suoi colleghi che sono al Tour, ha saltato i Campionati Nazionali, una scelta questa presa insieme alla squadra ma che ha lasciato un po’ di dispiacere al corridore della Bahrein-Victorious. «Gli obiettivi della squadra hanno fatto sì che io fossi al Tour e naturalmente mi è dispiaciuto saltare il Giro d’Italia e anche i campionati italiani, però bisogna rispettare le scelte che vengono fatte dal team. Tutto ciò che riusciremo  a portare a casa sarà tutto di guadagnato, perché al Tour la concorrenza è veramente alta».  I favoriti per la vittoria finale sono Pogacar e Roglic, ma le sorprese in 3 settimane di corsa non mancano mai e a intromettersi tra i due sloveni potrebbe essere un giovane che ancora non ha dimostrato le proprie qualità.

«Il Tour è una corsa difficile e le sorprese non mancheranno. Io mi sono preparato bene e punto al risultato, ho passato più tempo in ritiro con la squadra che a casa con la mia famiglia e quindi mi sento pronto per questo appuntamento. Ci sono Pogacar e Roglic che sono favoriti, ma lo sanno tutti che al Tour nulla è scontato. Mi piacerebbe arrivare tra i primi 5 ma anche tra i primi 10 sarebbe un buon risultato».

Articolo a cura di Tuttobiciweb.it

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