Tour de France. Simon Clarke re del pavè, Pogacar guadagna, Roglic paga

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Spettacolo e risultati clamorosi ci si attendeva dalla tappa del pavé al Tour de France: non siamo stati delusi. C’è un vincitore della quinta tappa che è Simon Clarke che batte al fotofinish Taco van der Hoorn, c’è un vincitore di giornata per quanto riguarda la classifica generale che è Tadej Pogacar, c’è una maglia gialla che si salva per un pelo come Wout Van Aert, c’è un corridore che ha sfiorato la maglia gialla come Neilson Powless, c’è un gruppo di corridori che si è salvato grazie a mezza Jumbo Visma, c’è uno sconfitto di giornata che è Primoz Roglic che ha concesso oltre due minuti al suo rivale sloveno.

LA CORSA. L’attacco di giornata è stato portato sin dai primi chilometri da Edvald Boasson Hagen (TotalEnergies), Simon Clarke (Israel PremierTech), Magnus Cort e Neilson Powless (EF Education Easypost), Alexis Gougeard (B&B Hotels KTM) e Taco Van der Hoorn (Intermarché Wanty Gobert).
Prima ancora di arrivare sul pavé, caduta di Wout Van Aert all’uscita da una rotonda, con la maglia gialla che ha preso una bella botta ed è stata costretta ad inseguire per parecchi chilometri.

Tra i primi ad accusare problemi l’australiano Ben O’Connor della AG2R, attardato da problemi meccanici. Poi a 35 chilometri dalla conclusione, problemi tecnici anche per Jonas Vingegaard, ben assistito dai compagni di squadra, ma costretto a cambiare più volte la bici. Anche la maglia gialla si è rialzata per aspettare Vingegaard e aiutarlo nella sua difesa. Nello stesso gruppo anche Geraint Thomas e tutta la Ineos Grenadiers. In difficoltà molto presto Mathieu Van der Poel, forse il grande favorito della vigilia, uscito dai giochi molto presto.

A 29 km dalla conclusione, un’altra caduta causata da una balla di fieno spostata sulla sede stradale, coinvolto anche Roglic che ha perso terreno con la squadra che ha scelto di aiutare Vingegaard. Chi ha riportato le conseguenze peggiori è stato Jack Haig della Bahrain Victorious, assistito dai medici della corsa ma poi costretto al ritiro.

A 25 km dal traguardo al comando restano in cinque visto che Gougeard non ha tenuto il ritmo dei compagni di fuga. Al settore di pavé numero 3, uno dei più difficili (4 stelle) Pogacar ha dato una accelerata fantastica insieme a Jasper Stuyven, staccando di ruota tutti gli altri componenti del loro gruppo. Grazie al forcing della Jumbo-Visma dietro, però, Vingegaard e tutti gli uomini di classifica sono riusciti a limitare bene i danni dallo scatenato sloveno, cosa che non è riuscito a fare Roglic, sprofondato a oltre due minuti.

Davanti, invece, Powless ha provato a dare il tutto per tutto per la maglia gialla e la vittoria di tappa, restando però con un pugno di mosche in mano. Il suo allungo all’ultimo chilometro è stato stoppato da Boasson Hagen a 400 metri dall’arrivo, con Van der Hoorn e Clarke che però hanno sopravanzato entrambi e l’australiano, con un colpo di reni perfetto, è riuscito a centrare la vittoria più prestigiosa della sua carriera. Da segnalare il 10° posto di Luca Mozzato (B&B Hotels-KTM), ancora una volta bravo a restare davanti e giocarsela coi big.

Articolo a cura di Tuttobiciweb.it

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