Una rete di spaccio piramidale, con tre distinti gruppi criminali dediti allo spaccio di cocaina, hashish e marijuana in Lombardia, è stata smantellata da un’indagine dei carabinieri del comando provinciale di Monza. Undici le persone arrestate con accuse a vario titolo per concorso in detenzione e spaccio di stupefacenti e tentata estorsione.
Si tratta di tre gruppi di malviventi operativi nelle province di Monza, Pavia e Milano, dediti al traffico di cocaina, marijuana e hashish, oltre che alla gestione di piazze dello spaccio. Per comunicare tra di loro, è emerso dalle indagini, usavano l’applicazione “surespot”, ritenuta più sicura, mentre per muoversi usavano auto a noleggio.
Nel corso dell’attività è stato arrestato anche un corriere mentre consegnava 35 kg di marijuana. I carabinieri hanno scoperto un deposito nel Milanese dove erano nascosti 25 kg di marijuana, 7 di hashish e 2 di cocaina. Tutti gli indagati sono stati sottoposti a misure cautelari, quattro in carcere e sette ai domiciliari, emesse dal Gip del Tribunale di Monza. Il Nucleo Investigativo dei carabinieri di Monza ha anche eseguito un sequestro preventivo di beni di 115 mila euro finalizzato alla confisca, nei confronti di tutti e 11 gli arrestati.
L’origine dell’inchiesta
Le indagini dei carabinieri della compagnia di Monza, in collaborazione con il reparto operativo del comando provinciale brianzolo, sono iniziate nel 2021, dall’arresto di un pusher a Monza, parte di un “giro” di spacciatori attivo nei monzesi San Rocco e San Fruttuoso. L’inchiesta si è poi allargata ai fornitori, un gruppo operativo nelle province di Milano e Pavia, ritenuto responsabile del tentativo di estorsione nei confronti di un cliente, per un debito di droga di 3 mila euro. A sua volta il gruppo si riforniva da un gruppo ancora più organizzato, operante nel Milanese, dedito alla vendita all’ingrosso e al minuto di cocaina.
