Tragedia in Valle di Blenio, una parte del gruppo su una scorciatoia insidiosa? 

Tragedia valle blenio karim

BISUSCHIO – Tragedia in Valle di Blenio, soltanto l’inchiesta delle autorità elvetiche potrà dire come è morto Karim Damir Larbi, il 14enne di Bisuschio deceduto domenica mentre stava effettuando un’escursione con gli amici organizzata dalla Virtus del suo paese. Ma da oltreconfine spunta un elemento in più. Secondo il Corriere del Ticino, una parte della comitiva italiana (composta da una ventina di persone) avrebbe percorso il sentiero ufficiale, mentre qualcuno si sarebbe avventurato lungo la traccia alpina. 

La scorciatoia insidiosa 

A quanto riferisce il quotidiano ticinese, si tratterebbe di una specie di scorciatoia che viene affrontata solitamente da escursionisti esperti e che consente di arrivare dalla capanna Scaletta con trenta minuti d’anticipo, in quanto attraversa la valle. Si tratta di una traccia alpina cancellata che figura ancora su alcune carte topografiche ma che sull’applicazione SvizzeraMobile, per esempio, non esiste più. Secondo Massimo Bognuda, coordinatore di Guide Alpine Ticino e membro della Commissione del progetto di prevenzione “Montagne sicure”, si tratta di una scorciatoia sconsigliata, perché ripida e con dei passaggi molto esposti. 

Oggi l’autopsia 

Nel frattempo è prevista per oggi l’autopsia sul corpo di Karim, che si trovava a Campo Blenio per un campo di allenamento della Asd Virtus Bisuschio, società sportiva del Comune nel quale la famiglia risiede da oltre trent’anni. Rimangono intanto sempre gravi le condizioni degli altri due adolescenti rimasti coinvolti nella caduta: il compagno di club della vittima, di Induno Olona, che festeggerà i 15 anni fra poco, ed il 13enne del Mendrisiotto che ha cercato di soccorrere i due giovani italiani. Entrambi sono ricoverati all’ospedale Civico di Lugano

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