BISUSCHIO – «Vogliamo sapere solo cosa è successo. Perché è accaduto: al momento sappiamo solo che Karim è morto». Queste le parole del padre (nella foto qui sotto) di Karim Damir Larbi (nella foto di apertura), 14enne residente a Bisuschio, morto ieri, domenica 4 settembre, durante un’escursione alla Capanna Scaletta in Svizzera. Karim era in gita con la polisportiva Virtus Bisuschio di cui faceva parte insieme al 15enne di Induno Olona, con lui rimasto ferito nel drammatico incidente montano.
Inchiesta e autopsia
Il Ministero Pubblico di Lugano, intanto, ha aperto un’inchiesta sul grave incidente che ha provocato la morte di Karim, e il grave ferimento di altri due ragazzini di 14 e 15 anni, rispettivamente di Induno Olona e Mendrisio, verificatosi ieri, domenica 4 settembre, su un sentiero di montagna in Canton Ticino. Domani sarà eseguita l’autopsia sul corpo di Karim.
A quanto emerso dai primi accertamenti, ancora in corso, della Polizia Cantonale, i primi due ragazzi erano parte di una comitiva polisportiva in trasferta, la Virtus Bisuschio. Il terzo invece, sarebbe precipitato dopo aver cercato il modo di soccorrerli, seppur non fosse parte dello stesso gruppo.
Sentiero insidioso
Gli inquirenti stanno effettuando sopralluoghi e ascoltando tutti i testimoni, inclusi gli accompagnatori dei giovanissimi. Secondo gli esperti del Cas Ticino, il sentiero che la comitiva di circa 20 ragazzi stava percorrendo, non era difficile ma insidioso.
queste le parole a firma del presidente della Virtus Bisuschio Alessandro Giglio, diffuse con un comunicato stampa: «Con grande dispiacere l’associazione comunica la sospensione di tutte le attività a seguito del triste evento verificatosi durante il ritiro a Campo Blenio. Esprimiamo solidarietà alle famiglie dei ragazzi coinvolti nell’incidente e in questo triste momento riteniamo corretto in segno di rispetto prendere del tempo di riflessione per capire come continuare la nostra attività. Ribadiamo il grande dispiacere per i tristi avvenimenti alle famiglie e prospettiamo una prosecuzione utile ai ragazzi e alle loro famiglie e alla società sportiva, nata e sostenuta da giovani che hanno a cuore l’educazione dei loro compagni attraverso lo sport».