Tram o metro leggera, Busto rivuole il “Gamba de Legn”. E bussa al vice di Salvini

Un mezzo per il Bus Rapid Transit (Foto tratta da wikipedia)

BUSTO ARSIZIO – Ci vorrebbe ancora il “Gamba de Legn”, il tram che correva da Gallarate a Legnano passando per Busto Arsizio e arrivava a Milano. Era la preistoria del trasporto pubblico locale, ma oggi farebbe comodo per la mobilità sostenibile: «Non solo in previsione dell’ospedale unico» precisa l’assessore alla mobilità Salvatore Loschiavo, che apre il dibattito organizzando un convegno sul tema, alla presenza tra gli altri del viceministro alle infrastrutture Edoardo Rixi, numero due di Matteo Salvini al dicastero dei trasporti, ma anche dei sindaci del territorio.

C’era una volta il “Gamba de Legn”

Potrà essere un tram, una metropolitana leggera o un BRT (Bus Rapid Transit), che viaggia su gomma e su corsie preferenziali. L’idea è di pensare ad un mezzo di trasporto «innovativo ma non nuovo – precisa il mobility manager Giuseppe Vaccarino – a Busto c’era già una tramvia, il “Gamba de Legn”, che portava fino a Milano. Oggi questi mezzi ecologici di trasporto rapido di massa possono influire sul cambiamento delle scelte di mobilità dei cittadini». L’esempio che verrà portato al convegno è quello di Genova, che si sta muovendo verso il BRT con quattro linee. «Parleremo di fattibilità tecnica ed economica, sia per la realizzazione che per la gestione» preannuncia l’assessore Loschiavo.

Il progetto

«Una provocazione? No, una suggestione» chiarisce l’esponente di giunta. «È in pieno corso la procedura di redazione del Pums e tra gli obiettivi c’è quello di avere meno auto in città e ridurre l’uso dell’auto privata. Per poterlo raggiungere serve un’alternativa, e la più importante è il Trasporto pubblico locale». Con un progetto «di area vasta – aggiunge l’assessore alla mobilità – per quella conurbazione senza soluzione di continuità con Gallarate, Castellanza e Legnano. Che con la Valle conta più di 200mila abitanti».

L’idea nel cassetto

«Noi un’idea ce l’abbiamo, ma non vogliamo che sia calata dall’alto – rivela Salvatore Loschiavo – se ci sarà interesse sul territorio andremo avanti». Anche perché qualsiasi possa essere l’ipotesi di trasporto rapido di massa, richiederà risorse consistenti da trovare al di là dell’Accordo di Programma per il nuovo ospedale, come i bandi del Pnrr attesi per le aree non metropolitane. «Noi stiamo ponendo tutte le basi per progetti di ampio respiro» spiega l’assessore. «È una grande sfida ma è l’unica direzione verso cui andare. Bisogna rimettersi sulla direttrice del “Gamba de Legn” – fa notare la vicecomandante della Polizia locale Cristina Fossati – se togliamo le auto, più sicurezza sulle strade».

Il convegno

Il seminario, intitolato “ll trasporto rapido di massa – opportunità e sfide per lo sviluppo della mobilità sostenibile“, si terrà venerdì 31 marzo dalle 9 ai Molini Marzoli. Tra i relatori, oltre all’assessore Loschiavo, ci sono il viceministro alle infrastrutture e trasporti Edoardo Rixi, l’europarlamentare Isabella Tovaglieri, i docenti del Politecnico di Milano Marco Bocciolone e Pierluigi Coppola, il Ceo della società di consulenza LEM TTA Simone Gragnani, il direttore del settore mobilità del Comune di Genova Maria Cristina Carmeli, il coordinatore dei dipartimenti ambiente e trasporti di ANCI Lombardia Fabio Binelli, oltre ai rappresentanti di Regione Lombardia e dell’agenzia del TPL, per concludere con una tavola rotonda con gli amministratori del territorio.

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