Davanti al Tribunale di Varese un ulivo e una targa per le vittime delle mafie

VARESE – Ricorre oggi, lunedì 21 marzo, la XVII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, iniziativa organizzata da Libera. Varese celebra l’appuntamento con due momenti: il primo si è svolto questa mattina nella piazza del Tribunale, dove sono stati posati un ulivo e una targa. Nel pomeriggio incontro in piazza Monte Grappa.

In ricordo di Falcone e Borsellino

In piazza Cacciatori delle Alpi è stata messa a dimora una pianta di ulivo, iniziativa del Comune di Varese con il contributo di Regione Lombardia. Di fianco all’albero una targa con i volti di Falcone e Borsellino e la seguente iscrizione: “1922-2002 Trentennale delle stragi mafiose in cui morirono i Magistrati Giovanni Falcone e la moglie, Paolo Borsellino e gli uomini e le donne delle loro scorte. L’ulivo tenace e resistente simbolo di pace e immortalità celebra il loro coraggio nel nome della giustizia e della legalità”. Presenti per l’inaugurazione oltre al Comune anche Libera, la Procura, le forze dell’ordine e gli studenti del Liceo scientifico Ferraris.

Legalità e democrazia

«Il rispetto della legalità è una forza vitale della democrazia – ha detto il sindaco Davide Galimberti – con questo ulivo vogliamo dire che siamo vicini a tutti coloro che garantiscono quotidianamente la legalità: le forze dell’ordine, i magistrati e i singoli cittadini che denunciano e segnalano». Antonella Buonopane, referente di Libera per la città di Varese, ha parlato di una giornata molto importante. «A Varese si stanno facendo passi avanti importanti, anche sui beni confiscati: è stato recentemente riutilizzato socialmente un bene importante, dove si fa socialità e si fa comunità». Il procuratore della Repubblica Daniela Borgonovo ha ricordato i magistrati e gli uomini e le donne delle forze dell’ordine uccisi da mafia e terrorismo.

Continuare il lavoro

«Ricordo personalmente alcuni di questi – ha detto – ricordo il dolore per la morte di Emilio Alessandrini, ricordo lo sgomento per l’omicidio di Guido Galli, ucciso mentre usciva dall’Università statale con il codice penale in mano. Ricordo ancora il momento in cui ho saputo dell’uccisione di Falcone. Questi magistrati non erano eroi, erano magistrati uccisi perché facevano bene il loro lavoro, magistrati che hanno pagato un prezzo altissimo per assicurare la funzione primaria dello Stato che è il presidio di legalità. Per non rendere vano il loro sacrificio noi magistrati di oggi dobbiamo continuare ad assolvere questo ruolo, in questa stagione di amarezza. I magistrati non sono più uccisi, ma sono delegittimati, con la stessa violenza e con lo stesso obiettivo».

I nomi delle vittime

La giornata proseguirà nel tardo pomeriggio, alle 18, con il secondo momento. Per quell’ora è previsto il ritrovo in piazza Monte Grappa per la lettura dei nomi delle vittime innocenti di mafia: donne, uomini e bambini spesso dimenticati a cui si vuole restituire una memoria collettiva, per ricordare il loro sacrificio affinché la legalità e la giustizia siano valori condivisi. Ad entrambe le iniziative partecipa anche la Cgil di Varese.