Tuttomercato As Roma: “Zaniolo resta, Under va; sarà una Roma competitiva”

Abbiamo intervistato una delle pagine più affidabili sulla Roma, i colleghi di Tuttomercato  As Roma. Il momento della squadra giallorossa visto da uno dei punti di riferimento più credibile in assoluto.

Che idea vi siete fatti rispetto al polverone mediatico sollevato dopo la diffusione dei dati economici?

Qualcosa che non va nella gestione finanziaria di As Roma, è chiaro da diversi anni. Basti pensare che la Roma è riuscita a chiudere in negativo il bilancio anche nella stagione dove si è registrato il record storico del fatturato del club, dovuto principalmente ai proventi della Champions con il raggiungimento della semi finale. Detto ciò, il polverone mediatico è stato ingigantito oltre modo. I media hanno sottolineato solo le criticità riportate nella relazione sulla semestrale omettendo i motivi e le soluzioni per proseguire le attività aziendali, tra le quali c’è la conferma del sostegno della proprietà e la novità su possibili nuovi investitori.

Il sentore diffuso nella tifoseria giallorossa più attenta è che ci sia una guerra intestina all’asroma. Suggestione o c’è del vero?

Più che sentore, si captano forti indizi. Non ci stupisce neanche questa situazione che si ripete con cadenza frequente in questi lidi (ogni volta voltac le cose non vanno per il verso giusto). In frangenti negativi tutti iniziano a pensare e tutelare la propria posizione nei confronti della piazza o della stampa. Questo malcostume ha riguardato alcune volte anche “il campo”.​

Per quale motivo a vostro avviso Pallotta viene costantemente massacrato per i dati economici e invece l’amministratore delegato Fienga viene ignorato o addirittura incensato da certa stampa?

Pallotta non è amato. Diciamolo chiaramente: è probabilmente l’antitesi del presidente che una piazza come Roma voleva. Non va bene per i giornalisti, perché non possono “avvicinarlo” e stringere certi tipi di rapporti. Non va bene ai tifosi, che nell’immaginario sognano un nuovo Franco Sensi o un Dino Viola, cioè uomini che sono stati prima di tutto tifosi e poi padroni della società. Ma il calcio è cambiato e certe figure sono ormai obsolete, difficili da (ri)trovare. Premesso quanto sopra e considerando l’assenza continua dalla capitale di Pallotta, lui diventa la vittima più facile da colpire. Su Fienga, con malignità, possiamo pensare che magari qualche buon rapporto con qualche giornalista è riuscito ad instaurarlo e di conseguenza la sua posizione viene da loro “tutelata”. Ma quest’ultima è una cattiveria priva di riscontri.

Quando Petrachi dice che Mandragora e Rugani​ non rientrano nel progetto tecnico esclude anche la possibilità che possano rientrare​ in un gioco di plusvalenze?

Assolutamente si. Petrachi non è un ds che mente. La sua chiusura ai 2 calciatori è totale. Probabilmente non è un caso che, nell’ultima dichiarazione pubblica, sia stato così​ severo su questi nomi. Chissà se le sue frasi erano di risposta alle domande dei giornalisti di Sky oppure un messaggio che doveva arrivare altrove.

Entro quanto tempo vi aspettate, se ve lo aspettate, la cessione societaria e a chi?

La Roma è una società in vendita per il pacchetto di maggioranza o per pacchetti di minoranza. Goldman Sachs se ne sta occupando; ha informato il suo portafoglio più autorevole ed ha ricevuto alcune manifestazioni d’interesse. Non è mistero che, senza Covid, oggi il proprietario sarebbe stato il Gruppo Friedkin. I passi in avanti per lo stadio, la crisi post pandemia può rallentare un processo che è inevitabile ed è già indirizzato verso questo epilogo.

Doveste giocarvi un euro, lo puntereste sulla permanenza di Zaniolo?

Un euro è poco. Aumentiamo la somma senza particolari paure. La Roma non può e non vuole privarsi di Zaniolo, almeno nella prossima sessione di mercato, per motivi ambientali, tecnici ed economici. Il ragazzo dal canto suo non ha voglia di lasciare la Roma.

In caso di cessione societaria la Roma cambierebbe assetto dirigenziale?

Prima di tutto bisogna fare capire ai tifosi che un cambio societario è un punto di partenza di una nuova avventura. Cambierebbero dirigenti e non solo. Un ennesimo anno zero.

Secondo voi Under e Kluivert partiranno?

Under e Kluivert sono 2 giocatori in bilico. Loro possono portare somme di denaro importanti, ma a Trigoria non c’è una valutazione univoca sui ragazzi. Sul turco ci sono delle remore e si teme che tutto il suo talento possa essere ammirato solo ad intermittenza, per via anche dei suoi ricorrenti problemi fisici e la sua difficoltà a ritornare in forma dopo un periodo di inattività. Su Kluivert invece l’esatto contrario: si pensa che possa esplodere da una stagione all’altra: il rischio di avere un grosso rimpianto a vederlo prima della sua maturazione altrove è molto alto. Al momento, proprio per le regione esposte, Petrachi (e Fonseca) rinuncerebbero senza strapparsi le vesti ad Under. Ma le vie del mercato sono infinite…

Vice Dzeko: su chi puntereste?

Petrachi non ha certo bisogno dei nostri consigli per i nomi. Auspichiamo però che la Roma nella prossima stagione non si limiti a 2 punte centrali in tutta la rosa. Riteniamo il numero troppo esiguo. L’ideale sarebbe avere Dzeko, un ragazzo di talento più giovane ed un altra punta esperta, che magari conosca bene anche il nostro campionato.

Petrachi è più saldo dopo la conferenza di ieri?

Abbiamo il sentore che la posizione di Petrachi all’interno del club subisce oscillazioni continue. In questo momento Petrachi, come tutta l’attuale dirigenza, non può essere certa di far parte della Roma del futuro. Troppe cose possono cambiare in un momento all’altro, compreso il passaggio di proprietà. L’unica cosa certa è che Petrachi condurrà la prossima sessione estiva e la sua posizione dipenderà anche dai risultati sportivi.

Chi accompagnerà in questo periodo, intendo come socio, Pallotta verso l’eventuale cessione?

Pallotta è già accompagnato…da un pool di investitori. Il passaggio di proprietà o l’ingresso di nuovi soci sono 2 soluzioni sul tavolo che sta valutando attentamente.

A vostro avviso cosa sta pensando Pallotta in questo momento. Quali sono le sue intenzioni in attesa della cessione?

Tempo fa sulle nostre pagine abbiamo scritto che c’era davvero il rischio di una lesione di sentimenti tra Pallotta ed il progetto Roma. Abbiamo più volte evidenziato lo scoramento del presidente sulla questione stadio e non solo. Lui vorrebbe uscire da questa avventura con 2 vittorie: la prima imprenditoriale con l’ok dello stadio e l’altra sportiva con una vittoria di un trofeo. Il rischio che non farà in tempo è davvero grande.

La Roma dell’anno prossimo sarà a vostro avviso più competitiva di quella di quest’anno.

La Roma e di suoi dirigenti hanno sempre avuto l’ambizione di essere competitivi come l’anno precedente o qualcosina di più. Anche se ci sono indicazioni per una contenimento dei costi, l’obiettivo resta quello di migliorarsi, impegnando meglio le risorse a disposizione.Siamo ottimisti e siamo convinti che la Roma del prossimo anno sarà maggiormente competitiva. Quest’anno ha avuto inizio un nuovo percorso (nuovo mister, nuovo ds, tante facce nuove e tantissimi infortuni). Il prossimo anno non si ripartirà da zero. La Roma ha tanti buonissimi calciatori.

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